Miopia, ipermetropia, astigmatismo: questi sono i principali difetti visivi, in aumento in tutte le parti del mondo. Nella sola Italia, ad esempio, 12 milioni di persone sono miopi, 5 milioni sono ipermetropi (cioé non vedono bene da vicino) mentre 3 milioni sono astigmatici. Ogni anno 40 mila di loro si affidano alle tecniche più sofisticate per migliorare la vista e la qualità della vita. Prima di addentrarci in queste, diamo uno sguardo più ravvicinato ai cosiddetti vizi refrattivi.
La refrazione ottica
L’occhio é un sistema ottico in cui le lenti più importanti sono la cornea ed il cristallino. La cornea ha un potere refrattivo fisso mentre il cristallino ha un potere refrattivo variabile (entro certi limiti ed in base all’età), grazie al meccanismo dell’accomodazione. La refrazione é il modo in cui i raggi di luce vanno a fuoco sulla retina, consentendoci di vedere. Nell’occhio normale le immagini provenienti da lontano – per l’azione convergente del diottro oculare – vanno a fuoco sulla retina consentendo una visione distinta ed ottimale delle immagini (in questo caso si parla di occhio emmetrope).
Se invece la messa a fuoco é imperfetta (a meno che non ci sia un’alterazione della trasparenza, una vera e propria patologia che presuppone il trapianto della cornea) si parla allora di vizio di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo).
I difetti di riferazione possono essere corretti con occhiali o con lenti a contatto. Non sempre però questi supporti correttivi sono sufficienti a correggere perfettamente i difetti di refrazione come non sempre viene tollerato il loro utilizzo (pensiamo anche alle professioni dove l’uso delle lenti correttive può comportare disagi e svantaggi). La chirurgia refrattiva si pone in questo senso vantaggiosa per migliorare ottimamente la qualità della visione, anche in presenza di elevati vizi di refrazione.
Diottrie e decimi
Spesso le diottrie ed i decimi vengono facilmente confusi, ma non sono affatto la stessa cosa.
La diottria esprime la capacità della lente di far divergere (lente negativa) o convergere (lente positiva) i raggi di luce. Rappresenta quindi la forza della lente da anteporre all’occhio che non vede bene per ottenere il miglior visus possibile.
La lente sarà positiva o convessa in caso di ipermetropia, negativa o concava in caso di miopia, cilindrica in caso invece di astigmatismo.
I decimi sono invece l’unità di misura che esprime l’acutezza visiva (il cosiddetto “visus”) si misura in decimi. L’esame della vista viene effettuato facendo leggere al paziente un tabellone luminoso (ottotipo): se si riesce a vedere distintamente i caratteri dell’ultima riga, l’acuità visiva é di dieci decimi; se invece si distinguono solo le lettere della prima fila, l’acutezza visiva é pari ad un decimo.
Invecchiamento e visione
Il meccanismo dell’accomodazione (autofocus) é efficacissimo in età pediatrica (circa 14 diottrie), tende a ridursi intorno ai 40 anni per annullarsi del tutto a 60. Questa condizione, definita con il termine di presbiopia, é dovuta dal progressivo indurimento del cristallino, processo che si attua inevitabilmente con l’invecchiamento.
Spesso la presbiopia viene confusa con l’ipermetropia, in realtà si tratta di due condizioni diverse. L’ipermetrope presenta una cattiva visione da lontano e maggiormente da vicino; nella presbiopia la difficoltà visiva si realizza solo per gli oggetti vicini. Nell’ipermetropia, vero vizio refrattivo, il problema nasce per lo più da un minor potere refrattivo del diottro oculare, nel caso di presbiopia si tratta di un normale processo fisiologico di invecchiamento del meccanismo di accomodazione.
I difetti di refrazione
Molto spesso il fenomeno della visione, nei nostri occhi, é in qualche modo alterato da quelli che vengono definiti i vizi refrattivi. Un vizio di refrazione si verifica in tutte quelle condizioni in cui il diottro oculare non riesce a far convergere i raggi luminosi esattamente sul piano retinico: la visione risulta pertanto sfuocata in modo più o meno grave a seconda dell’entità del vizio refrattivo. Queste le condizioni che possono verificarsi in caso di ametropia:
- MIOPIA
L’occhio vede peggio da lontano che da vicino perchè é più lungo del normale. Il fuoco delle immagini cade anteriormente alla retina. - IPERMETROPIA
E’ il contrario della miopia: la visione migliore é da lontano poichè l’occhio é più corto. Il fuoco delle immagini cade posteriormente alla retina. - ASTIGMATISMO
La visione é distorta. Anche in questo caso l’occhio non é perfettamente sferico ma risulta più schiacciato in un senso che nell’altro. Il fuoco delle immagini si realizza su due piani diversi.
In presenza di un vizio refrattivo può verificarsi una diversità refrattiva fra i due occhi (anisometropia). Questa condizione può dar luogo ad un grave fenomeno che prende il nome di ambliopia, vale a dire perdita del visus per lo più irreversibile nell’occhio con il problema refrattivo maggiore. Questo avviene essenzialmente per uno scarso utilizzo di quest’occhio (comunemente descritto come occhio pigro). Nel caso di anisometropia elevata non é possibile la correzione con occhiali in quanto si realizza una diversità di immagini tra i due occhi tale da indurre immagini sdoppiate.