Nonostante il prototipo di fisicità perfetta nell’uomo e nella donna sia molto personale, vi sono caratteristiche del corpo che provocano forte malessere psicologico se si formano in dimensione eccedente o minore rispetto allo standard. Un esempio utile in entrambi i sessi sono le note “orecchie a sventola”, risolvibili con un intervento di durata ridotta e chirurgicamente facile. Nell’individuo di sesso maschile, a provocare un pesante imbarazzo sociale è un inestetismo che non sempre si riesce a tenere nascosto: la ginecomastia.
Con il termine “ginecomastia” si usa genericamente definire l’eccessiva sporgenza del seno dell’uomo , ma è doveroso sapere che questo inestetismo può avere diverse derivazioni e connesse modalità di risoluzione differenti . La ginecomastia “vera e propria” indica l’eccessivo aumento della ghiandola mammaria nel periodo della pubertà e può segnare anche corpi magri e scolpiti, poiché quando è un caso di ghiandola, non vi è dieta o attività fisica che possa essere risolutiva . Si definisce “falsa” o pseudo ginecomastia, invece, quando a comportare la sporgenza del seno è un accumulo adiposo che può essere ereditario o derivare da un sovrappeso o sbalzi di peso.
Come si può eliminare la ginecomastia?
Come affermato in precedenza , in presenza di ghiandola mammaria sviluppata eccessivamente , non ci sono rimedi affrontabili dall’individuo stesso. Dieta e regolare attività fisica possono aiutare a ridurre l’eventuale accumulo di adipe collegato. Se al contrario si tratta solo di adipe in eccesso, una vita sana e palestra posso ridurre l’inestetismo, ma raramente si risolve .
La correzione chirurgica lo debella in maniera efficace.
L’intervento chirurgico estetico
In base alla causa di origine, ci sono due modalità di intervento chirurgico , talvolta abbinabili .
Per la ginecomastia “vera”, si interviene ridimensionando o rimuovendo la ghiandola mammaria attraverso un’incisione peri-areolare. In caso di ginecomastia “falsa”, si procede con una liposuzione mediante piccole incisioni ai lati del torace. In entrambi i casi, l’esito cicatriziale risulta minimo : le incisioni peri-areolari si confondono nella differenza fra la mucosa dell’areola e il tessuto circostante, mentre le incisioni ai lati del torace sono talmente piccole da risultare irrilevanti.
Entrambe le metodologie di trattamento chirurgico avvengono in anestesia locale abbinata ad una profonda sedazione, quindi il paziente non percepisce nulla, ma è in uno stato di sonno in cui la respirazione è autonoma. Subito dopo l’ intervento sulla zona operata viene posto un bendaggio compressivo, che verrà tolto nei giorni successivi su appuntamenti concordati , in cui verranno anche rimossi i punti di sutura.
Si indicherà poi l’utilizzo , per i mesi successivi nella vita di tutti i giorni, di un bendaggio elastico . Le tempistiche di ripresa dell’attività sportiva cambiano in base all’ intervento e in base alla tipologia di attività, di conseguenza va sentito il chirurgo. Mediamente , si indica un postoperatorio di aspettare 28 giorni.