I radicali liberi sono una delle principali cause di invecchiamento della pelle. Essi sono molecole contenenti atomi di ossigeno che hanno perso un elettrone; le molecole così alterate ‘attaccano’ quelle sane con l’intento di sottrarre loro l’elettrone di cui mancano. Se riesce nel suo intento, la molecola alterata acquista stabilità, ma crea un’altra molecola instabile e aggressiva, attivando così un processo a catena che causa un danno tanto maggiore quanto più la persona è avanti negli anni, e quindi carente nei suoi meccanismi di difesa.
I radicali liberi svolgono la loro azione sui mitocondri cellulari, grandi un millesimo di millimetro circa; i mitocondri sono considerati come batterie che garantiscono energia alle cellule, di cui conservano la memoria genetica e i codici di sopravvivenza. La loro alterazione provocata dai prodotti del metabolismo ossidativo, cioè i radicali liberi, gravi organi importanti i causa danni gravi a organi importanti come cuore, cervello, ma anche alla cute, che invecchia più rapidamente.
Oltre ai mitocondri, vengono attaccati dai radicali liberi, in ambito cutaneo, anche enzimi, proteine nobili, neuro-trasmettitori; un danno grave si può avere a carico delle membrane cellulari, formate da materiale lipoproteico, la cui componente grassa irrancidisce formando varchi che facilitano le aggressioni di agenti esterni.
I radicali liberi hanno bisogno, per formarsi, di situazioni ricche di energia: irraggiamento da parte dei raggi ultravioletti, azione di reattivi chimici, un metabolismo tissutale molto attivo, apporti notevoli di ossigeno attraverso la respirazione, come si può avere nell’attività sportiva molto intensa. La loro formazione è favorita dall’inquinamento atmosferico, dall’abuso di alcol, dal fumo, da un’alimentazione scorretta, dallo stress, dalla fatica, dalle cattive condizioni di salute, eccetera.
L’età della persona ha una notevole importanza per quanto riguarda la capacità dell’organismo di difendersi da questi elementi instabili e aggressivi; infatti, fino ai 30 anni l’organismo possiede delle difese naturali in grado di limitare al massimo i danni creati dai radicali liberi; superata questa età, le difese naturali sono meno attive e diventano quindi assolutamente necessari gli interventi di prevenzione e di cura. L’organismo è dotato di alcuni mezzi naturali di controllo dei radicali liberi.

Alcuni tra questi, di natura enzimatica, sono:
• superossidodismutasi rame-zinco;
• catalasi;
• glutationperossidasi.

Grazie all’azione di questi elementi presenti nei soggetti normalmente alimentati, l’organismo è in grado di difendersi dai radicali, neutralizzandoli.
Dopo i 40 anni, e anche prima in caso di alimentazione scorretta o di notevole influenza dei fattori che favoriscono l’azione dei radicali, la produzione e l’attività di questi enzimi subiscono un calo progressivo e, di conseguenza, i radicali liberi attaccano i diversi tessuti dell’organismo.
Ne risultano alterati, per l’ossidazione delle membrane cellulari, gli scambi con l’esterno ed è ostacolata anche la produzione di fibre elastiche (collageno ed elastina). Di conseguenza, all’invecchiamento fisiologico dovuto all’età, si aggiunge anche quello provocato da tali alterazioni. Tutto ciò impone, dopo 140 anni, che si segua una particolare condotta di vita, per limitare l’impatto dei fattori che favoriscono la produzione di radicali.

Si rivela quindi necessario:
• prevenire o curare malattie e stati infiammatori che comportano una maggiore produzione di sostanze ossidanti;
• prevenire o curare condizioni di indebolimento generale e di depressione del sistema immunitario;
• inserire nella dieta alimenti ricchi di vitamine e di sali minerali utili a contrastare l’azione dei radicali (vitamina E, betacarotene, vitamina C, selenio);
• evitare l’abuso di prodotti alcolici;
• evitare l’abuso o lo scorretto utilizzo di farmaci, quali antibiotici, antidepressivi e anticoncezionali;
• evitare l’eccessiva esposizione solare o a raggi UVA (lampade e lettini abbronzanti);
• evitare condizioni di stress continuativo.

Un corretto stile di vita, soprattutto se adottato prima delle manifestazioni di invecchiamento, può ridurre notevolmente la produzione dei radicali e la loro azione. Spesso però si impone l’impiego di protettivi di tipo medico-farmacologico. Tra gli ultimi ritrovati antiradicali, è di notevole efficacia un prodotto a base di acido alfa-lipoico e L-cisteina, selenio, vitamine B, B2, PP, B6, magnesio stearato; questo preparato potenzia le difese naturali dell’organismo. Si utilizza in capsule, per periodi di qualche mese, ed è indicato soprattutto per chi svolge intensa attività sportiva ed è quindi soggetto a una maggiore produzione di radicali.