Obesità: Prevenzione

Ritrovare il peso ideale                         

Nel 90% dei casi la sola dieta non dà buoni risultati mentre la sola attività fisica contribuisce a ridurre il peso corporeo di appena il 3%. I trattamenti più efficaci in caso di obesità sono quelli che comprendono dieta, attività fisica e terapia comportamentale. Spesso é necessario rivedere anche le abitudini alimentari di tutta la famiglia. La perdita di peso non dovrebbe superare il chilogrammo a settimana e dopo un calo del 10% la terapia va rivalutata ed eventualmente sospesa.

Prima di iniziare la terapia anti-obesità viene effettuata un’accurata anamnesi del soggetto ed alcuni esami come la plicometria (per misurare la quantità di pelle e grasso presenti), l’impedenziometria (per individuare l’esatta distribuzione del tessuto adiposo) e la calorimetria indiretta (per calcolare il dispendio energetico). Non si trascurano inoltre accertamenti finalizzati al rilevamento di eventuali complicazioni cardiovascolari, o di alterazioni di natura endocrino-metabolica (alterazione del metabolismo dei grassi o della tiroide, diabete, ecc.) O psicologica.

 

Regole per una sana prevenzione

I consigli riportati di seguito costituiscono i punti-chiave di un programma terapeutico multidisciplinare, impostato in particolare per pazienti il cui indice di massa corporea é superiore a 35-40 e per quei soggetti che, a causa dell’obesità, accusano gravi complicazioni. Possono essere comunque considerati delle valide linee-guida per coloro che, sempre sotto controllo medico, desiderano non solo perdere peso ma evitare anche di incorrere nella tanto comune sindrome da jo-jo (che consiste, come facilmente immaginabile, nell’altalenarsi di dimagrimenti ed ingrassamenti).

 

1.    Imparare a muoversi di piu’

Il movimento  non solo aiuta a perdere i chili di troppo ma fa bene anche al cuore e alle arterie, riabilita le articolazioni danneggiate dall’eccesso di peso e ritarda gli effetti dell’invecchiamento. Insomma é un vero toccasana per mantenersi in forma. Nel trattamento dell’obesità l’attività fisica opera in sinergia con la dieta: l’associazione di un minor apporto calorico ad un maggior consumo energetico si rivela infatti indispensabile per bruciare più in fretta le calorie e quindi dimagrire. L’attività consigliata é quella aerobica (camminata, cyclette ma anche palestra e nuoto) perché – essendo costituita da esercizi lenti e prolungati nel tempo – non é causa di affaticamento pur bruciando il tessuto adiposo.

2.    Piu’ attenzione a tavola                 

Le diete elaborate per i soggetti obesi di norma si attengono alle 1.300-1.500 calorie e tengono conto  delle preferenze alimentari del singolo soggetto così da rendere più facile e meno restrittivo possibile lo schema alimentare prescritto. Il dimagrimento inoltre, secondo le direttive dell’organizzazione mondiale delle sanità, dovrà essere graduale così da preservare la massa muscolare.

3.    Togliere il grasso anche dalle arterie

I depositi di grasso nelle arterie costituiscono un elevato pericolo per il cuore. Per contrastare la loro permanenza in questa sede sono d’aiuto i grassi polinsaturi e moninsaturi contenuti in particolare negli oli vegetali (extravergine di oliva, di mais, di girasole, di soia) e nel pesce (specie quello azzurro: sardine, sgombro, alici).

4. Nutrire bene anche la mente

Un percorso psicoterapeutico é importante soprattutto se tra le cause dell’obesità figura uno scorretto comportamento alimentare. La psicoterapia (individuale o di gruppo) viene normalmente consigliata come complemento alla dietoterapia: attraverso di essa il soggetto potrà imparare a distinguere la fame biologica da quella nervosa, causata dall’ansia, dalla noia o dalla collera. Per controllare lo stato ansioso si può ricorrere ad altre tecniche integranti la psicoterapia, come ad esempio il biofeedback od il training autogeno.

 

Tira e molla: cosa succede quando si ingrassa? E quando si dimagrisce?

L’obesità si verifica quando si ha un eccessivo aumento delle dimensioni o del numero delle cellule di grasso (che in una persona dalla corporatura normale sono tra i 30-35 bilioni). Quando si ingrassa, queste cellule aumentano prima di formato e successivamente di numero. Quando invece si inizia a dimagrire, gli adipociti diminuiscono dal punto di vista delle dimensioni mentre il loro numero resta generalmente invariato. Ecco perché dopo un considerevole aumento di peso é più difficile perderlo. Recenti studi hanno comunque verificato che il numero delle cellule di grasso può diminuire se il calo di peso viene mantenuto per un periodo di tempo prolungato.

 

Il 10% della spesa sanitaria nazionale é orientato alla cura dei danni provocati dell’obesità.