Chirurgia

Ogni anno nel nostro paese vengono eseguiti circa mille interventi di chirurgia dell’obesità. I più diffusi sono la gastroplastica verticale ed il bendaggio gastrico regolabile (finalizzati alla riduzione della capacità dello stomaco) e la diversione bilio-pancreatica (volta al “malassorbimento”, cioé alla riduzione della capacità di assorbimento delle sostanze nutritive da parte dell’intestino). L’intervento chirurgico, passato gratuitamente dal servizio sanitario nazionale, viene preso in considerazione per le problematiche di salute che l’obesità comporta. La scelta del tipo di intervento viene effettuata prendendo in esame il singolo caso e valutando i maggiori benefici nel tempo. La tendenza degli ultimi anno é comunque quella di privilegiare interventi in laparoscopia, più semplici, con meno rischi operatori e minore degenza.

 

La gastroplastica verticale

Questa tecnica, assieme a quella del bendaggio gastrico verticale, si basa sul principio che riducendo il volume dello stomaco, il segnale di sazietà viene inviato prima al cervello e di conseguenza si mangia di meno.

La tecnica

Attraverso una sutura verticale viene confezionato uno stomaco più piccolo dove andranno  gli alimenti ingeriti. L’applicazione di un anello di materiale non riassorbibile servirà a frenare lo svuotamento del nuovo stomaco, prolungando il senso di sazietà. La tecnica dura circa 2 ore e richiede una degenza di circa una settimana.

Quando  é consigliata

In tutti i casi di obesità.

Vantaggi

L’intervento é semplice, reversibile (lo stomaco può essere riportato alle sue dimensioni naturali) ed é esente da rischi di carenze alimentari. I benefici si hanno a condizione che il soggetto collabori con un corretto regime alimentare.

Svantaggi

La “strozzatura” dello stomaco può dare, dopo il pasto, un senso di pesantezza ed indurre al vomito. Il cibo dovrà essere sminuzzato e masticato più a lungo.

Complicanze

Sono molto rare (0,6% dei casi): la sutura può cedere (lo stomaco torna quindi alle dimensioni originarie) con rischio di peritonite.

 

Il bendaggio gastrico regolabile

La tecnica

Viene utilizzato un anello di silicone per “strozzare” lo stomaco che diventa così molto piccolo nella parte superiore e molto più grande in quella inferiore. L’anello, collegato ad un serbatoio situato nella parete addominale può essere gonfiato e sgonfiato ambulatoriamente. L’intervento dura 2 ore e richiede una degenza di 3-4 giorni. Per i primi mesi, si dovrà ritornare nella struttura ospedaliera ogni 20-30 giorni per la graduale regolazione dell’anello gonfiabile.

A chi é consigliata

Alle donne obese giovani perché, in caso di gravidanza, il bendaggio si può regolare per consentire un’alimentazione adeguata ai nuovi bisogni dell’organismo. L’ampiezza dell’anello viene regolata con una speciale siringa aggiungendo o togliendo liquido al serbatoio.

Vantaggi

L’intervento é semplice, reversibile (lo stomaco può essere riportato alle sue dimensioni naturali) ed é esente da rischi di carenze alimentari. I benefici si hanno a condizione che il soggetto collabori con un corretto regime alimentare.

Svantaggi

La “strozzatura” dello stomaco può dare, dopo il pasto, un senso di pesantezza ed indurre al vomito. Il disagio può essere però ridotto stringendo l’anello un po’ per volta in modo da consentire al soggetto di adeguarsi gradualmente al nuovo regime alimentare-

Complicanze

Si verificano nel 3,1% dei casi: lo stomaco può scivolare attraverso l’anello (non si riesce più a mangiare né a bere) per cui bisogna intervenire di nuovo.

 

 

La diversione bilio-pancreatica

La tecnica

Con un triplice intervento si asporta parzialmente lo stomaco, si separa il percorso del cibo da quello della secrezione pancreatica e biliare, si asporta la cistifellea. In questo modo si limita l’assorbimento del cibo e quindi le calorie assimilate. L’intervento é stato ideato dal prof. Nicola scopinaro dell’università di genova, dura circa 2 ore e richiede una degenza di 8-9 giorni.

A chi é consigliata

Ai super-obesi e agli obesi affetti da ipercolesterolemia e diabete mellito nonché ai soggetti che non hanno la volontà di modificare, dopo l’intervento, il proprio regime alimentare (soprattutto in fatto di dolci e alimenti ipercalorici).

Vantaggi

Si può mangiare a volontà mantenendo per sempre il proprio peso. I problemi di colesterolo alto e di diabete mellito inoltre con questa tecnica scompaiono al 100%.

Svantaggi

Le feci saranno sempre molli (perché ricche di grassi non assorbiti), untuose e maleodoranti, con 2-4 evacuazioni al giorno.

Complicanze

Si verificano nel 9,3% dei casi e riguardano carenze nutritive, in particolare il ridotto assorbimento di proteine. I danni si possono limitare integrando gli scompensi con una dieta appropriata ed eventualmente con integratori.