Obesità

“Mens sana in corpore sano” citavano i latini. Tutti oggi sanno intepretare correttamente questa saggia massima. La scienza medica  – sempre più orientata al raggiungimento di una maggiore longevità e al miglioramento della qualità della vita intesa come benessere psico-fisico – ha trasmesso la consapevolezza che ciascuno di noi può fare molto per rimanere a lungo in salute. Dal dire al fare però, come riporta il vecchio adagio, il percorso é grande e molti rischiano di perdersi per strada. Ne sanno qualcosa gli obesi ma anche, più in generale, le persone in sovrappeso in costante lotta con i chili di troppo. A loro é dedicato il Dossier di questo mese, orientato in un’ottica di prevenzione dell’obesità finalizzata non solo in senso estetico (grasso, infatti, non é più sinonimo di “bello” e di “imponenza sociale”), ma anche in termini di salute perché il controllo del peso-forma é senza alcun dubbio basilare per evitare tanti scompensi e vivere pertanto non solo meglio, ma anche più a lungo.

Muoversi, che fatica!          

L’accumulo eccessivo del grasso rende non solo i movimenti più faticosi, ostacolando enormemente la mobilità, ma comporta un maggior dispendio di ossigeno. Il risultato é un aumento della frequenza cardiaca e della quantità di sangue (un obeso ne ha, in media, due litri in più) con immaginabile sovraccarico di lavoro da parte dell’apparato cardiocircolatorio. L’ipertensione é quindi una delle cause primarie del sovrappeso ed é proporzionale all’aumento ponderale (se il peso corporeo supera del 20% il peso ideale il rischio di diventare ipertesi cresce di 8 volte).