Benché l’aumento del seno donato dalla mastoplastica additiva sia un volume che non si modifica con il passare del tempo, i tessuti cutanei e mammari sono comunque soggetti ad un fisiologico cedimento, che addirittura potrebbe essere accentuato dal peso degli impianti mammari.

Perciò, visto che non è possibile arrestare chirurgicamente le lancette del tempo –non ancora!- è bene aver cura dei propri tessuti e seguire scrupolosamente ogni indicazione post operatorie che il chirurgo fornirà nel periodo immediatamente successivo all’operazione e anche nei mesi ed anni a seguire.

  1. portare il reggiseno contenitivo per il periodo previsto dal protocollo post intervento
  2. eseguire un ciclo di massaggi linfodrenanti per favorire il riassorbimento dell’edema
  3. presentarsi alle periodiche visite di controllo come previsto
  4. esporsi al sole solo dopo il consenso del chirurgo
  5. “vivere” il nuovo seno: non avere paura di toccarlo o di dormire in posizione prona. Il seno rifatto non deve essere trattato diversamente dal seno naturale! Anzi, nel periodo successivo all’intervento, il seno va opportunamente manipolato per scongiurare la probabilità di un incapsulamento delle protesi.
  6. sostenere sempre il seno con un reggiseno adeguato che accompagni morbidamente i movimenti. Le mammelle hanno come unico sostegno il muscolo pettorale, ma non sono vincolate da ossa e altri muscoli al loro interno, perciò ogni sollecitazione dinamica favorisce l’azione della forza di gravità che, a lungo andare, richiama i tessuti verso il basso provocandone la ptosi. A maggior ragione, durante gli sport (come il jogging o altri) è bene indossare un corsetto elastico e contenitivo.
  7. dormire con un reggiseno senza ferretto per garantire un buon sostegno anche di notte e prevenire la ptosi mammaria.