La mastoplastica additiva inserisce una protesi sotto il tessuto mammario. Questa è un corpo estraneo caratterizzato per essere inerte e cioè non suscitare alcuna reazione biochimica nel corpo. In altre parole la protesi mammaria è biocompatibile. Ma comunque dal punto di vista fisico la stessa non può non suscitare una reazione – naturale – del corpo.
Effettivamente la risposta del corpo umano a qualsiasi elemento proprio o artificiale è quella di costruirci attorno una “fodera”. Tutti gli organi sono infatti avvolti da una membrana che di volta in volta viene denominata diversamente (pleura = membrana polmoni, periostio = membrana ossa, pericardio = membrana cuore, ecc).
Nel processo di guarigione, il corpo di norma avvolge le protesi con un tessuto fibroso chiamato capsula, in quanto riconosce l’estraneità del materiale inserito. L’incapsulamento è un fenomeno normale e si verifica anche con altri tipi di protesi mediche, come le protesi articolari, i pacemaker e ossa artificiali. Leggi ancora Mastoplastica additiva: Contrazione capsulare