“Calcoli renali? La metà di essi è dovuta a una predisposizione genetica, la metà è dovuta alle nostre scelte alimentari.” Indicare quale di coloro che vivono con questo problema non ha ricevuto questa risposta da un medico almeno una volta nella vita. La nefrolitiasi, una malattia caratterizzata dalla ripetuta formazione di calcoli renali nel tempo, è un disturbo di vecchia data che non può essere risolto definitivamente, tuttavia se non lo hai ancora, c’è un’opportunità per la prevenzione. il cibo che portiamo in tavola è veramente rilevante per evitare la formazione di calcoli. Oltre al consumo adeguato di acqua, la soluzione più efficace è la dieta mediterranea, considerata la “migliore” dieta per la nostra salute. Inoltre, come rivelato da uno studio pubblicato nell’American Journal of Clinical Nutrition, per la prevenzione dei calcoli renali.
Se l’acqua ha un alto residuo fisso, fa male alla salute?
PROBLEMI DI CALCOLI RENALI PER 1 ITALIANO SU 10
Il calcolo renale è una condizione molto comune nella popolazione generale (colpisce circa 9 italiani su 100). Oltre ad essere fastidioso per coloro che ne soffrono, nel tempo può aprire la strada a problemi ancora più gravi, come l’insufficienza renale cronica. Le pietre sono simili alle piccole “pietre” che si formano all’interno dei reni quando le sostanze nelle urine diventano troppo concentrate e si accumulano come materiale solido. Possono rimanere nel rene o muoversi lungo gli ureteri, raggiungere la vescica ed essere passati nelle urine. Si differenziano per dimensioni, composizione, forma, colore. Alcuni sono piccoli come granelli di sabbia (la cosiddetta “renella”). Altri possono aumentare di volume. La sua composizione è varia. I più comuni sono formati da calcio, sotto forma di ossalato o addirittura fosfato. In alternativa, le pietre possono essere composte da acido urico (solitamente liscio, marrone e più mite), cistina (di colore giallo, più simile ai cristalli che alle pietre) e fosfato di magnesio e ammonio (struvite). Quando le pietre sono piccole, riescono spesso ad attraversare il tratto urinario ed essere espulse, a volte senza che la persona se ne accorga. D’altra parte, il corso è diverso quando una pietra rimane bloccata nel rene o non può uscire. In questi casi, il passaggio più difficile determina la comparsa di dolore persistente nella parte bassa della schiena e nell’addome, nausea e sangue nelle urine (scopri come trattare i calcoli renali).
VANTAGGI DELLA DIETA MEDITERRANEA
La prevenzione del calcolo renale inizia con un’adeguata idratazione. Bere almeno due litri di acqua al giorno aiuta a prevenire lo spreco di risorse (soprattutto nei climi caldi, con sudorazione) determinando la concentrazione di urina e, di conseguenza, la formazione di calcoli (in persone predisposte). Detto questo, anche l’alimentazione ha un ruolo importante. Le conclusioni dello studio coordinato dai ricercatori del Policlinico Gemelli di Roma, in collaborazione con colleghi dell’Università di Verona e di Harvard, sono valide come conferma. I nefrologi hanno verificato, per quattro anni, per più di tre decenni, le abitudini alimentari di tre grandi gruppi di persone coinvolte in così tanti studi negli Stati Uniti. Da qui sono stati in grado di misurare l’aderenza alla dieta mediterranea. Una volta ottenute queste informazioni, le hanno incrociate con l’incidenza di calcoli renali: rilevate in oltre 6.500 persone (nessuna delle quali aveva già calcoli renali). Risultato? Il rischio di sviluppare nuove pietre era inferiore (-28 percento, in media) nelle persone più abituate a seguire una dieta in cui era frequente il consumo di frutta, verdura, legumi, carboidrati complessi, pesce e olio extra vergine di oliva. Il beneficio determinato dalla dieta mediterranea è stato misurato anche nelle urine di oltre 6.000 partecipanti. Tra quelli con meno rischi, è stata rilevata una maggiore concentrazione di citrato e ridotto contenuto di sodio (con meno urina acida). Questi fattori, secondo gli autori, hanno determinato “una propensione inferiore a precipitare i cristalli che, se aggiunti, possono formare calcoli reali”.
CIBI DA SCEGLIERE E DA EVITARE
Per “evitare” i calcoli renali, la dieta deve essere variata ed equilibrata. Come confermato anche dallo studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, il rischio di calcoli renali aumenta con una dieta troppo ricca di proteine animali, zuccheri semplici e sale.
La dieta migliore per prevenire la formazione di calcoli è quella mediterranea, che offre un’abbondante quantità di frutta e verdura fresca, legumi, cereali integrali e un’adeguata fornitura di alimenti contenenti calcio. Per quanto riguarda l’idratazione, la bevanda preferita è l’acqua, mentre bevande analcoliche e zuccherate dovrebbero essere evitate. A questo dobbiamo aggiungere che l’adesione alla dieta mediterranea facilita il controllo del peso corporeo, che, se eccessivo, può favorire la comparsa di calcoli renali. Per lo stesso motivo, la pratica regolare dell’attività fisica è un altro suggerimento che viene dato sia in via preventiva che a coloro a cui è stato già diagnosticato un calcolo renale.