Una delle strutture più importanti del nostro corpo e, spesso, una delle più sottovalutate è la pelle o tessuto cutaneo.
La pelle riveste l’intera nostra superficie corporea e svolge una quantità di ruoli di primaria importanza per il nostro organismo nei suoi rapporti con l’ambiente esterno, sia con funzioni di difesa che di conoscenza, attraverso le sensibilità tattile, termica e dolorifica superficiale.
Igiene della persona: La pelle e la detersione
È intuitivo quindi che la pelle va curata, come qualunque altro organo, perché sia sempre in forma perfetta e per poter limitare il più possibile i danni conseguenti al fisiologico invecchiamento; non va dimenticato infatti che la pelle, rivestendo il corpo, offre agli altri un’immagine di quello che noi siamo e di quanto teniamo a noi stessi, di quanto ci rispettiamo e consideriamo. Ma per avere cura di qualunque struttura occorre sapere come è fatta e a cosa serve.
La struttura della pelle e le sue funzioni
La pelle è costituita da diverse componenti: l’epidermide, più superficiale, e il derma, più profondo. Questi sono a loro volta divisi in strati: dell’epidermide fanno parte (dall’interno verso l’esterno) gli strati basale, spinoso, granuloso e corneo (il più superficiale), cui si aggiunge, a livello del palmo delle mani e della pianta dei piedi, lo strato lucido, interposto fra quello granuloso e quello corneo. Il derma, che sostiene e nutre l’epidermide e offre la sede di impianto agli annessi cutanei, i peli e le numerose ghiandole (sebacee, sudoripare, ecc.), si divide anch’esso in strati: quello papillare, confinante con lo strato basale dell’epidermide, e quello reticolare, con funzioni di sostegno.
Posto al di sotto del derma è il sottocutaneo, in cui sono presenti, in gran numero, le cellule adipose dove si accumulano i grassi di riserva. Questa stratificazione della cute assume notevole importanza ai fini pratici per comprenderne le funzioni e per permetterci di intervenire nella cura del nostro ‘vestito’ più intimo con i metodi ed i prodotti più indicati.
La caratteristica fondamentale dei primi strati, costituenti l’epidermide, è quella di andare incontro, dalla profondità alla superficie, ad un processo detto di cheratinizzazione, durante il quale nelle cellule si accumula una sostanza, detta cheratina, necessaria, a causa della sua consistenza dura, a proteggere il nostro involucro da numerosi agenti esterni che potrebbero nuocergli. Un tipo più duro di cheratina è quello che costituisce i capelli e le unghie.
Una cellula dello strato basale impiega circa 20 giorni per divenire cornea; successivamente va incontro ad un processo di desquamazione attraverso il quale verrà eliminata dall’organismo in quanto cellula morta.
Se l’epidermide ha una funzione protettiva nei confronti dell’ambiente esterno, esistono anche altre strutture che l’aiutano a svolgere questa funzione: gli annessi cutanei. Si possono definire in questo modo tutte quelle strutture che sono complementari alla cute: peli e capelli, ghiandole sudoripare, ghiandole sebacee e, allargando un poco il concetto, le terminazioni nervose, prevalentemente sensitive, che ci danno sensazioni tattili, termiche, dolorifiche.
I peli ed i capelli sono strutture che originano da una invaginazione dell’epidermide nel derma, che prende il nome di follicolo pilifero; questo è costituito da un bulbo, dal muscolo erettore del pelo e da una ghiandola sebacea che riversa il suo contenuto all’interno del follicolo. Anche i peli e i capelli vanno incontro a un arresto della crescita e a una successiva caduta, dopo la quale vengono sostituiti. Tale ricambio avviene peri capelli ogni 2-6 anni, per gli altri peli circa ogni 6 mesi. Le ghiandole cutanee, anch’esse localizzate nel derma, sono di tipo sebaceo, sudoriparo e di un terzo tipo caratteristico di alcune zone come le ascelle e la regione ano-genitale (vedi anche il capitolo sulla sudorazione).
Le sebacee abbiamo visto che secernono il loro contenuto nel lume del follicolo pilifero, mentre le sudoripare e le altre lo secernono a livello cutaneo.
Il sudore è costituito prevalentemente da acqua e sali, nonché da un concentrato di acido lattico, urea e ammonio, e non contiene grassi, carboidrati e proteine. Il grasso è invece il costituente principale del sebo. I prodotti di tutte queste strutture secernenti, insieme al risultato della desquamazione dell’epitelio corneo, costituiscono un sottilissimo strato, un film idrolipidico, di importanza fondamentale per la protezione cutanea.
Infatti, oltre alla funzione di protezione meccanica, la cute svolge anche un ruolo di protezione chimica del nostro organismo; il film idrolipidico di rivestimento è un’emulsione acida (pH 4,2-5,6) che ci salvaguarda da numerose aggressioni da parte di batteri o funghi e possiede inoltre il potere di neutralizzare soluzioni diluite di acidi o alcali che giungano a contatto con la cute. È chiaro che in alcune aree, dove il sudore è particolarmente abbondante e il pH si innalza verso valori alcalini, questo potere del film di rivestimento viene perso e si può verificare l’impianto di miceti, come accade talvolta negli spazi interdigitali dei piedi.
La ricca vascolarizzazione cutanea contribuisce, insieme al pannicolo adiposo sottocutaneo, ad un’altra funzione importantissima della pelle: la termoregolazione del corpo umano, la quale ha il compito di mantenere una temperatura costante, congiuntamente alla sudorazione ed alla ‘perspiratio insensibilis’, una continua, lievissima perdita di vapore attraverso la cute e attraverso il respiro. Attraverso la ricca innervazione della cute, inoltre, il nostro corpo viene informato su ciò che avviene nell’ambiente esterno, dalla temperatura ai più vari eventi noci- vi: queste informazioni vengono quindi immagazzinate ed utilizzate a livello cerebrale per consentirci le azioni più opportune. Un’ultima, importante funzione cutanea è l’assorbimento di sostanze chimiche che possono essere così utilizzate per curare alcune malattie locali generalizzate, nonché per aiutare la stessa pelle a svolgere al meglio le sue funzioni.
Igiene della persona: La detersione
Date le caratteristiche di quell’importantissimo organo che è la pelle, viene naturale pensare a come aiutarlo a mantenere la sua efficienza, anche attraverso un corretto uso dei prodotti per l’igiene personale.
Il buon senso ci suggerisce che una delle fondamentali cure di bellezza è la pulizia, atto che è importante compiere in modo fisiologico.
La pelle, come abbiamo visto, ha un carattere acido che non va eccessivamente alterato con l’uso di prodotti inappropriati. 11 sapone o bagnoschiuma neutro, senza particolari profumazioni, è il prodotto che meglio si presta allo scopo; solo in particolari condizioni, quali la presenza di infezioni fungine o batteriche e dietro il consiglio del medico specialista, si potrà utilizzare uno dei particolari saponi a pH acido, in genere intorno a 5, che aiutano la cute a mantenere il proprio grado di acidità e a combattere l’infezione.
Igiene della persona: I prodotti per la pulizia
In questo secolo la pratica dell’igiene quotidiana è andata via via acquisendo un ruolo di fondamentale importanza. Sempre più diffusa è la consapevolezza che l’essere attraenti non significhi necessariamente o soltanto adeguarsi a certi canoni estetici in voga al momento, ma piuttosto riuscire a conseguire armonia e benessere generale, imparando a conoscere il funzionamento e le necessità del proprio organismo, a scegliere i prodotti più adatti alla pulizia e alla cosmesi, per utilizzare con intelligenza e spirito critico le infinite proposte del mercato.
Igiene della persona: Saponi e detergenti
Sono dei sali, principalmente di sodio o di potassio. Essi rappresentano, infatti, il risultato di una reazione chimica fra gli acidi grassi (costituenti dei grassi animali e degli olii vegetali) e gli alcali sotto forma di idrato di sodio (la soda) o di potassio. I saponi al sodio sono duri, quelli al potassio molli.
La loro funzione più importante è quella di detergere, ossia di asportare le particelle di grasso e di sporcizia, permettendone la dispersione nell’acqua. Ai loro costituenti principali possono poi essere aggiunti altri componenti come profumi, antisettici, coloranti e così via.
I saponi agiscono tutti nello stesso modo, abbassando la tensione superficiale dell’acqua. In un certo senso, immaginando la superficie dell’acqua come una lamina, nella quale pensiamo di praticare un taglio, essi abbassano la forza che tende a tenere uniti i lembi dell’immaginario taglio. In questo modo provocano le bollicine di schiuma che siamo abituati a vedere. Nell’ambito della grande famiglia dei saponi esistono poi delle differenze relative alla presenza o meno di certe sostanze, al loro impiego, agli effetti prodotti e al maggiore o minore grado di alcalinità o acidità, come abbiamo già detto.
Non va dimenticato che la pelle del corpo, rispetto a quella del viso, è meno soggetta all’aggressione degli agenti esterni, coperta com’è per gran parte dell’anno. La scelta dei prodotti da usare per un accurato piano di bellezza, che abbia come base un’igiene personale quotidiana, dovrà pertanto orientarsi in modo diverso anche nell’impiego di saponette, saponi liquidi, saponi medicati, gel ed altri prodotti detergenti. Va ricordato che un prodotto di qualità non è necessariamente anche costoso e che spesso all’origine di un prezzo più elevato c’è una confezione cosiddetta di lusso. Sarà opportuno pertanto seguire i consigli del medico o dell’estetista in relazione al tipo di pelle o ad eventuali problemi specifici. Segnaliamo alcune delle caratteristiche principali dei vari tipi di prodotti.
Sapone di Marsiglia: è molto alcalino ed è meglio non usarlo per il viso e per il corpo. È adatto per lavare biancheria o altri indumenti.
LA CONQUISTA DELLA BELLEZZA
Saponette e bagnischiuma contengono, oltre agli elementi base, profumi e coloranti. Hanno un grado di alcalinità medio. Non se ne consiglia l’uso per il viso.Saponi e bagnischiuma neutri: ricchi di lipidi e di sostanze anticalcaree (gluconato di sodio), non contengono coloranti e hanno scarse quantità di profumo. Sono poco aggressivi nei confronti dell’epidermide e si possono eventualmente usare per il viso.
Bagnischiuma dermatologici: privi di profumi e coloranti, rispettano l’acidità naturale della pelle e si consigliano per le pelli molto sensibili o in situazioni particolari.
Gel: sono praticamente neutri, di solito usati per la doccia. Ne esiste una versione per il viso destinata alle pelli grasse. Esfolianti: in crema o in gel, si usano una o due volte alla settimana per eliminare brufoletti antiestetici e ammorbidire le zone ruvide sulle ginocchia, sui gomiti e sui fianchi, dato che aiutano l’eliminazione delle cellule morte superficiali.
Sali da bagno: oltre al profumo e al colorante sintetico, contengono sali che, aggiunti all’acqua, dovrebbero riprodurre la composizione delle acque minerali naturali. Di solito si tratta di: solfato di magnesio, bicarbonato di sodio, sale marino.
Igiene della persona: Il bagno
Secondo l’antica teoria dei quattro elementi primari (acqua, aria, terra, fuoco), l’acqua è indicata come il fattore fondamentale che condiziona e determina l’esistenza. Il contatto con l’acqua ha, dunque, assunto per l’uomo nel corso dei secoli il significato di un ritorno alle origini; ne è testimonianza anche l’abitudine di fare il bagno, sia che esso avvenga nell’intimità delle pareti domestiche per la pulizia personale oppure in pieno sole e piena aria per divertimento, salute o sport. L’acqua, naturalmente, non è solo un elemento utile per l’igiene personale, ma è anche uno strumento efficace per conservare la bellezza. Di fondamentale importanza appaiono, infatti, i processi di idratazione dell’organismo umano, soprattutto se consideriamo che con l’avanzare dell’età il contenuto di liquidi tende a ridursi.
Non a caso la pelle e i tessuti elastici e ben idratati sono i segni più evidenti di gioventù, e una buona circolazione, sia sanguigna che linfatica, garantisce una pelle rosea e liscia con un tessuto sottocutaneo bene idratato, ritardando alcuni fastidiosi inconvenienti come rughe o cuscinetti di cellulite, capillari dilatati, naso e mani arrossati. Non va dimenticato insomma che essere sani aiuta ad essere belli.
Sin dall’antichità più remota il bagno, sinonimo di salute del corpo e dello spirito, era considerato fondamentale ai fini igienici ed estetici. Le terme romane, i cosiddetti calidarii, tepidarii e frigidarii, erano il luogo d’incontro per eccellenza, dove si discuteva, si leggeva, si giocava, si curavano insomma il corpo e la mente, unendo le esigenze di pulizia ad un vero e proprio relax. Altri grandi estimatori degli effetti benefici di un buon bagno erano, e sono tuttora, gli orientali: i giapponesi, ad esempio, arrivavano a dedicare anche cinque ore al giorno a quello che può considerarsi un vero e proprio rito. Il bagno ha, infatti, proprietà rilassanti, tonificanti, rinfrescanti, emollienti, a seconda dell’ingrediente usato, della temperatura dell’acqua o dell’ora scelta. L’immersione totale del corpo nell’acqua è indicata, ovviamente, in tutte le stagioni.
D’inverno, tuttavia, è preferibile il bagno caldo o tiepido per gli effetti distensivi, per la sua funzione detergente e igienica e per il senso di benessere che ne deriva, soprattutto se si ha l’accortezza, dopo, di frizionarsi energicamente per attivare la circolazione periferica. Un bagno quotidiano, specialmente se accompagnato da alcune operazioni basilari, rappresenta la principale cura per la pelle del corpo.
D’estate sono di solito le docce a rivestire un ruolo rilevante, poiché si ritengono dotate di un maggiore potere riattivante. Esse possono esser fatte come si desidera, con acqua tiepida o addirittura fredda, e provocano una sorta di massaggio fluido molto utile alla pelle; inoltre tonificano il sistema muscolare, forniscono una benefica stimolazione nervosa e rendono più scattante l’organismo.
Utilizzando qualche particolare accorgimento, la doccia fredda, ad esempio, può diventare una fonte preziosa di gioventù e bellezza. Uno dei trattamenti preliminari è quello di passare per tutta la pelle del corpo una spazzola asciutta con setole dure naturali, oppure un guanto di crine. In tal modo si stimola la circolazione sottocutanea, si rassodano i tessuti e si asportano le cellule morte e le impurità della pelle. Ad operazione ultimata si consiglia una rapida doccia fredda, non con il getto che scende dall’alto, bensì con il telefono della doccia. Si comincerà con l’innaffiarsi dal lato esterno del piede destro (il più lontano dal cuore), risalendo per la gamba e discendendo poi dal lato opposto. Terminata l’operazione, che va ripetuta più volte e sarà comunque brevissima, si passeranno le mani su tutta la pelle per eliminare l’acqua e si effettuerà l’asciugatura con un asciugamano ruvido massaggiando vigorosamente. Alcuni seguaci della moderna idroterapia consigliano di vestirsi senza asciugarsi e fare del moto: per tutto il corpo si diffonde una sensazione piacevole di calore. O ancora, avvolgersi in un telo e stendersi sul letto in attesa della reazione.
Il vantaggio della doccia fredda è rappresentato dalla vasodilatazione della cute e del sottocutaneo che,dopo una prima fase di vasocostrizione, si instaura prontamente.
Alternative altrettanto efficaci alla doccia fredda sono le docce alternate (calda e fredda) e le spugnature.Nel primo caso i vasi sanguigni si dilatano per il caldo e si restringono per il freddo, accentuando la loro capacità reattiva; nel secondo, la spugna bagnata in acqua fredda e passata per tutto il corpo costituisce uno stimolo efficace per la circolazione. La doccia, tuttavia, non può sostituire il bagno, che ammorbidisce la pelle, apre i pori e aiuta a liberarsi dalle impurità e dalle sostanze tossiche e ha effetti benefici sul sistema nervoso. Esistono, comunque, alcune regole essenziali da rispettare se si desidera che tali azioni abbiano un’effettiva incidenza sul nostro benessere. Sarà pertanto opportuno scegliere il prodotto più adatto alle nostre esigenze, distinguere i vari tipi di acqua e verificare la temperatura.
L’acqua del bagno
Deve essere ‘dolce’, ossia priva il più possibile di sali di calcio. Infatti, l’acqua ricca di sali di calcio, e quindi dura, deterge meno; questo fenomeno è spiegabile perché il sapone nell’acqua dolce si scioglie più facilmente, mentre, a contatto con acque dure, si lega ai sali di calcio e la sua solubilità risulta diminuita.
Si può in ogni caso esercitare un condizionamento dell’acqua per renderla più dolce, aggiungendo al bagno particolari sostanze (fosfati acidi, meta e pirofosfati, polifosfati, bicarbonato sodico, ecc.) oppure polvere di latte, amido, sali da bagno particolari che hanno la funzione di mantenere la pelle morbida. La distinzione relativa al tipo di acqua è particolarmente indicata nel caso di pelli secche; per quelle grasse, le acque dure creano minori inconvenienti. Di norma, il mercato offre una vasta scelta di prodotti per il bagno, dai sali ai bagnischiuma, l’importante è che i saponi usati siano neutri il più possibile e diano una schiuma soffice e densa.Talvolta, nell’intento di migliorare l’azione detergente del sapone, parecchie donne si servono di strumenti coadiuvanti come spazzole, spugne, guanti di crine, pietra pomice, in quanto essi favoriscono per certi aspetti la pulizia e l’azione detergente dei saponi e dell’acqua. Vanno impiegati, comunque, in modo razionale per evitare possibili irritazioni e conseguenti infiammazioni della cute. Sarà opportuno,perciò, insaponare le spazzole con acqua tiepida, per ammorbidire le setole prima dell’uso e scongiurare il pericolo di irritazioni della pelle. Uno strumento la cui utilità è forse stata sottovalutata è il termometro da bagno, il cui impiego è consigliato regolarmente in modo che la temperatura dell’acqua sia sempre la stessa, per evitare sgradevoli sensazioni di freddo o caldo eccessivo del tutto inaspettate.
La temperatura ideale
In genere oscilla tra i 36 e i 38,5 gradi. La durata del bagno non deve mai superare i dieci minuti. Ad esso è bene far seguire una spugnatura fredda o comunque di temperatura inferiore a quella dell’acqua usata, o magari una doccia tiepida. L’immersione prolungata, infatti, può lasciare un senso di astenia, di spossatezza. Gli effetti del bagno variano in base anche alla temperatura e all’ora scelta (tonificante-stimolante sotto i 36 gradi, privo di effetti particolari a 36-37 gradi, rilassante a 38 gradi). In base agli effetti che si desidera ottenere, sarà consigliabile fare il bagno in momenti diversi della giornata. Di solito è preferibile la sera, prima di andare a letto, in quanto può dare una gradevole sensazione di rilassamento e pulizia e, addirittura, favorire il sonno. Meno pratico è al mattino, quando invece è preferibile una doccia, poiché le occupazioni quotidiane permettono sovente di dedicare ben poco tempo al bagno.
Le erbe, i fiori, gli olii essenziali
Da far sciogliere nell’acqua, saranno ancora più efficaci se si avrà l’accortezza di pulire la pelle prima di immergersi nella vasca: essi, infatti, non svolgono alcuna azione detergente. Subito dopo il bagno sarà bene praticare sul seno spugnature fredde. Ogni parte del corpo va naturalmente insaponata e lavata con attenzione, soprattutto quelle zone meno facilmente raggiungibili come spalle e schiena: eviteremo in tal modo la comparsa dei primi fastidiosi segni di scarsa pulizia, come punti neri e foruncoli, così antiestetici a vedersi quando si indossano abiti scollati o da sera. Talvolta la pelle può presentare queste manifestazioni cutanee anche se la pulizia è quotidiana e accurata. In tal caso sarà opportuno detergerla con saponi neutri o medicamentosi, avendo cura di ripetere l’operazione per parecchie settimane. Non va dimenticato, inoltre, che la cute dei gomiti, delle ginocchia e dei talloni è particolarmente dura, secca e ruvida, per cui si consiglia di ammorbidirla con una crema emolliente prima dell’immersione e subito dopo il bagno massaggiarla vigorosamente con una spazzola o, se proprio necessario, renderla omogenea con il guanto di crine.
Igiene della persona: L’asciugatura
È possibile usare un ampio accappatoio, oppure due grandi asciugamani di morbida spugna. Nei mesi invernali si può frizionare con energia il corpo per tonificare i muscoli e riscaldare l’epidermide. A tal fine si consiglia di usare un guanto di spugna inumidito con acqua e impregnato di una sostanza profumata. Il guanto si passa sulla cute partendo dal polso in alto verso il braccio, dalla caviglia verso la coscia, sulle spalle e sul ventre. Sul seno la frizione va effettuata senza guanto, per non irritare l’epidermide, con le mani a piatto, e impartendo un movimento rotatorio.
Per la frizione si possono impiegare indifferentemente talco, colonie, cipria da bagno sia in caso di pelle normale che grassa. L’acqua di colonia va accuratamente evitata solo se la pelle è secca: in sua sostituzione si consiglia l’uso di creme profumate o di olii speciali da bagno. Essi vanno applicati quando la cute è ancora umida, così che essa si impregni di un gradevole profumo.
Naturalmente esistono in commercio prodotti appositamente realizzati dalle case specializzate in cosmetici per il bagno: in genere sono piacevolmente profumati e dotati di azione emolliente, detergente e tonificante.
Alle indicazioni generali relative all’abc di un buon bagno vanno poi aggiunte delle ulteriori prescrizioni relative ai cosiddetti “bagni speciali”. Nei vari tipi che segnaleremo, la presenza di particolari sostanze, la scelta della temperatura e dei tempi di immersione determinano effetti diversi. Inoltre costituiscono una efficace prevenzione contro l’insorgere di problemi specifici come: presenza di smagliature, cuscinetti di cellulite, ritenzione idrica e per combattere disturbi come gli arrossamenti cutanei da esposizione al sole e così via. Ne elencheremo alcuni tra i più significativi, indicandone l’uso e l’efficacia, nonché la composizione dei prodotti e delle sostanze che possono essere utilizzati.