Uno studio dell’American Journal of Obstetrics and Gynecology fornisce i risultati di una valutazione costo-efficacia del cerotto contraccettivo transdermico, mettendolo a confronto con i contraccettivi orali a basso dosaggio, per verificare le differenze tra i due metodi contraccettivi sia in termini di numero di gravidanze indesiderate evitate, sia rispetto ai costi. I due sistemi sono stati messi a confronto con l’ipotetico mancato uso di contraccettivi. Il modello ha preso in considerazione nel lungo periodo donne di diversa fascia d’età, in buona salute, monogame e con rapporti eterosessuali.
La ricerca ha dimostrato che l’uso del cerotto ha permesso una riduzione di 0,03 delle gravidanze indesiderate in più al confronto con le pillole a basso dosaggio. Il fatto che aiuti a ridurre ancora di più il numero delle gravidanze non volute aumenta notevolmente i benefici per le donne.
La maggiore protezione rispetto alle gravidanza indesiderate è dovuto ad una migliore facilità d’uso, semplicemente perchè non bisogna assumere la pillola. Infatti i metodi hanno una pari efficacia contraccettiva farmacologica ma soprattutto le giovani scordano che per essere protette devono prendere con regolarità il farmaco. Inoltre c’è anche una riduzione dei costi rispetto all’uso della pillola orale.
Sul mercato americano le donne lo utilizzano già tre anni e risulta al secondo posto fra i metodi contraccettivi più usati. Nonostante l’alta efficacia della pillola (98,8%), resta comunque il fatto che una donna su quattro segnala di dimenticarne l’assunzione quotidiana. Non è un caso, infatti, che una gravidanza indesiderata su quattro derivi da errori di questo genere. Inoltre si alleviano i pochi effetti collaterali.
“E’ la soddisfazione il fattore principe che promuove la continuità d’uso. Nel caso del cerotto anticoncezionale la soddisfazione d’uso è determinata dalla maggiore sicurezza e facilità di utilizzo del sistema transdermico rispetto alla pillola come ha dimostrato lo studio statunitense.” dice Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica al San Raffaele di Milano. “Essa è presente in tutte le fasce di età – con un picco di compliance del 20% in più a favore del cerotto (dal 67,7% all’87,7%) nelle donne più giovani. Queste ultime, che sono le donne più a rischio per un uso imperfetto dei contraccettivi orali, da cui dipende la caduta dell’efficacia del metodo, possono quindi trarre un miglior beneficio dal cerotto contraccettivo, che, grazie alla sua maggiore facilità d’uso, mantiene più alta anche l’efficacia contraccettiva”.