Numeri positivi per il botulino antirughe in Italia. A un anno dall’autorizzazione da parte del ministero della Salute del trattamento contro i segni del tempo a base di tossina botulinica, si stima che in Italia siano stati effettuati più di 20mila trattamenti senza nessuna segnalazione di effetti collaterali. Il dato è stato diffuso oggi alla conferenza stampa di apertura del XV Congresso mondiale di medicina estetica. ”La tossina botulinica è stata usata – ha detto Nicolò Scuderi, docente di chirurgia plastica e ricostruttiva del Policlinico Umberto I di Roma – per oltre 20mila interventi, e si calcola che ce ne siano stati altrettanti realizzati fuori dai canali ‘legali’. Eppure non abbiamo registrato nessun effetto collaterale. Questo perchè il farmaco autorizzato è sicuro, garantito sia da trial clinici che hanno coinvolto oltre 10 mila persone, sia da 20 anni di somministrazione a più di un milione di persone nel mondo”. Ma il medico ricorda che è necessario affidarsi a professionisti seri e utilizzare solo il farmaco autorizzato, evitando il fai da te e prodotti di provenienza incerta.

”I dati positivi ottenuti fino ad oggi – prosegue l’esperto – e l’assenza di effetti collaterali si riferiscono ovviamente ai casi controllabili, e sono legati alla serietà con la quale è stato introdotto in Italia il farmaco. Anche perchè i medici che lo hanno utilizzato hanno potuto contare su corsi di formazione ad hoc e linee guida”. E dai medici estetici arriva l’appello al nuovo ministro della Sanità perchè li autorizzi a somministrare il botulino. Oggi infatti la tossina può essere applicata dai chirurghi plastici, maxilofacciali, dai dermatologi, e per altre patologie specifiche da oculisti e neurologi. ”Abbiamo fatto ricorso nei mesi scorsi – spiega Carlo Alberto Bartoletti, presidente della Società italiana di medicina estetica – al Tar e al Consiglio di Stato per essere autorizzati. In ambedue i casi, abbiamo perso la battaglia.

Ci appelliamo al nuovo ministro perché riconsideri la questione”. ”Rimaniamo rispettosi – prosegue Bartoletti – delle regole e della legge, ma riteniamo che la sicurezza di questo farmaco sia tale da permetterne l’uso anche nei nostri ambulatori. Meno sicuro invece, i filler ‘riempitivi’ delle rughe utilizzati con il metodo del fai da te. ”Queste sostanze se non usate da mani esperte – avverte Scuderi – possono causare gravi danni ed effetti irreversibili. Lo scorso anno a Roma abbiamo avuto persino un morto nella comunità dei transessuali, dove è molto diffusa la pratica di iniettare queste sostanze riempitive affidandosi ad amici o conoscenti senza nessuna esperienza. In quel caso erano state iniettate dosi massicce di silicone”.