Farmaci biologici contro la psoriasi e terapia fotodinamica cutanea per la cura dei tumori della pelle. Queste le novita’ al centro del II Congresso unificato Adoi (Associazione dermatologi ospedalieri italiani) e Sidemast (Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e di malattie sessualmente trasmesse), che riunisce a Genova, da oggi fino all’11 giugno, oltre 1.500 specialisti italiani e stranieri. Secondo le ultime stime – riferisce in una nota Alfredo Rebora, direttore della clinica dermatologica dell’università di Genova e co-presidente del congresso – tre italiani su cento soffrono di psoriasi. Negli ultimi anni sono stati sviluppati nuovi farmaci che dovrebbero permettere di passare dal trattamento sintomatico al controllo della psoriasi nel tempo, grazie all’intervento diretto sui meccanismi che scatenano la malattia.

Si tratta, in particolare, di tre molecole: infliximab, etanercept, efalizumab. I farmaci biologici risultano efficaci e si sono dimostrati sufficientemente sicuri e tollerati nel breve e nel medio termine, anche se e’ ancora necessario osservare la loro sicurezza ed efficacia sul lungo periodo. Novità – continua la nota – anche per quanto riguarda la cura dei carcinomi basocellulari, tumori maligni della pelle che rappresentano il 90% dei circa 65 mila nuovi casi di tumore cutaneo registrati ogni anno in Italia. La terapia fotodinamica cutanea rappresenta un approccio innovativo per il trattamento dei tumori della cute e delle lesioni precancerose, escluso il melanoma. Il principio su cui si basa – afferma Luigi Massone, direttore della struttura di dermatologia dell’ospedale Galliera di Genova e co-presidente del congresso con Rebora – è quello di una reazione fotodinamica in grado di distruggere selettivamente le cellule neoplastiche, inducendole al suicidio. Questa terapia – spiegano gli esperti – si effettua in day hospital, non richiede anestesia, né farmaci per via generale, è priva di effetti collaterali sistemici e di conseguenze locali, non è invasiva, si può effettuare anche in condizioni generali critiche, è di rapida esecuzione e facilmente ripetibile.