Spaccare il capello in due per vincere la calvizie: è quanto sta facendo il gruppo di esperti di chirurgia plastica dell’Università di Roma La Sapienza diretto da Nicolò Scuderi, che ha finora sperimentato la tecnica su 18 persone, tre delle quali donne. Stereomicroscopi e pinze da microchirurgia alla mano, la tecnica consiste nel tagliare il capello trasversalmente, in corrispondenza della zona del bulbo pilifero chiamata «area del bulge», nella quale il muscolo erettore del pelo si inserisce sul bulbo pilifero. Una volta spaccato il capello, il moncone superiore ne riproduce la parte inferiore e il moncone inferiore quella superiore. Il capello così tagliato si può impiantare direttamente. La tecnica offre il vantaggio di poter «raddoppiare la massa di capelli da trapiantare, riducendo notevolmente la cicatrice della zona donatrice posteriore oppure, a parità di cicatrice, riempire una zona maggiore di zona calva».