Uomini e donne, a sorpesa, si rivolgono al chirurgo plastico per migliorare la propria vita sociale e lavorativa (90%), per stare bene con se stessi (80%) e per stare bene con gli amici (79% donne e 82% uomini). Lo svela una ricerca, promossa dalla Società Italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica (Sicpre), su un campione di 480 soggetti: 360 donne e 120 uomini, osservato direttamente nelle sale d’attesa di 13 centri di chirurgia estetica dislocati in tutta Italia. Un ritocchino al viso, al seno o ai fianchi? Sì, ma non per sedurre, bensì per migliorare la vita sociale e lavorativa. È questa la risposta, a sorpresa, degli italiani intervistati nelle sale d’attesa dei chirurghi estetici.  Insomma, si va dal chirurgo estetico non più per piacere e affascinare l’altro sesso, ma per confrontarsi coi colleghi, fare carriera e paragonarsi fra amici.
Il desiderio del ritocchino nasce intorno ai 23 anni, ma si realizza a 36, quando la posizione economica lo permette.

La chirurgia estetica? Per fare carriera!

Perché gli italiani sempre più spesso lasciano che il chirurgo estetico incida visi, seni, fianchi e glutei sostanzialmente sani, appena invecchiati? Per essere più belli e per sedurre, si pensava. Ma non è solo così. A sorpresa, infatti, uomini e donne si rivolgono al chirurgo per migliorare la propria vita sociale e lavorativa (90%), per stare bene con se stessi (80%) e per stare bene con gli amici (79% donne e 82% uomini). Optano inoltre per il bisturi per diminuire i problemi sentimentali il 57% delle donne e il 51% degli uomini, mentre vorrebbero in questo modo risolvere problemi sessuali il 28% delle donne e il 35% degli uomini. La ricerca “ha dato risultati ben diversi da quelli dell’immaginario collettivo ha commentato Emmanuele A. Jannini, docente di sessuologia medica all’Università dell’Aquila si potrebbe infatti pensare che ci si sottopone al bisturi, il 40% dichiara di averne paura ma di volerlo fare comunque, per piacere all’altro sesso. Ma non è questa l’unica molla. Sono relativamente pochi coloro che ammettono di aspettarsi dalla chirurgia estetica un miglioramento dei propri problemi sentimentali e sessuali. Insomma, siamo ben lontani da uno scopo seduttivo puro e semplice”.

Identikit del “ritoccato”: giovane e benestante

Tra coloro che più spesso bussano alla porta del chirurgo plastico figurano i giovani (la media è di 36 anni): sono benestanti (il 30% si definisce di classe abbiente, il 60 % di classe media), colti (30% laurea, 44% maturità) e fanno lavori gratificanti (il 50% è un professionista, un imprenditore o un dirigente; le casalinghe sono solo il 10%). L’età in cui hanno pensato per la prima volta al ritocco è 23 anni. La chirurgia estetica è ormai, ha commentato il presidente Sicpre Pier Luigi Santi, “pienamente accettata: quando i nostri pazienti ne hanno parlato per la prima volta, l’hanno fatto nel 50% dei casi con parenti e amici, ottenendo una reazione negativa solo nel 10% dei casi.
Per tutti gli altri c’è stata invece comprensione, incoraggiamento e affetto”.

Chirurgia estetica uomo: Sorprese maschili

Le aree del corpo che più si desidera ritoccare? Le donne puntano su seno (37%), fianchi (14%), addome (14%), naso (14%), viso (14%) e glutei (11%). I maschi, a sorpresa, si concentrano sul volto e desiderano ritoccare soprattutto il viso, naso e capelli.
Ma cosa pensano i partners, mariti e mogli, dell’operazione? Solo il 22% è realmente interessato al cambiamento estetico. Insomma, si ricorre alla chirurgia estetica più per competere con persone del proprio sesso, soprattutto sul lavoro, che per conquistare i partner, che si rivelano, indica l’indagine, sempre meno esigenti e più di “bocca buona”.

Approfondimento: Chirurgia estetica & carriera