Se “gli occhi sono lo specchio dell’anima”, fortunatamente “l’abito non fa il monaco”, altrimenti, dopo una certa età, avremmo tutti l’anima in condizioni piuttosto disastrose! La parte del viso che viene più osservata, ma che purtroppo invecchia più rapidamente, è proprio la regione oculare. Ci si guarda negli occhi per comunicare e, con questa intenzione, l’attività dei muscoli mimici provoca, con il passare del tempo, una quantità di inestetismi nel terzo superiore della faccia, come le rughe laterali alla coda dell’occhio (zampe di gallina), quelle glabellari (tra le sopracciglia) e quelle frontali che, sommate ai danni più generali dell’invecchiamento – perdita dell’elasticità, assottigliamento dei tessuti e ptosi dei rivestimenti, distrofia muscolo-adiposa – sono la causa di un aspetto poco piacevole.

Oltre a tutto ciò, si manifesta un rilassamento palpebrale. In altre parole, le palpebre tendono a “cascare” e si formano borse sopra e sotto gli occhi, spesso aggravate da vere e proprie occhiaie, che, con il loro colore scuro, fanno assumere un aspetto malaticcio, se non addirittura da “viziosi” a quanti ne sono portatori e che, invece forse hanno costumi particolarmente morigerati! Talvolta, al contrario, i tessuti perioculari tendono ad atrofizzarsi fino a realizzare il tipico occhio incavato. L’insieme di questi difetti dà un’impressione di costante stanchezza e rende lo sguardo spento: per tale ragione è nata l’esigenza di restituire freschezza al viso elaborando varie tecniche per la loro correzione come la blefaroplastica.