Lifting: in aumento la richiesta tra gli uomini e le giovani donne
Sono 150.000 gli italiani che chiedono ogni anno un intervento di chirurgia plastica, il 40% solo per il viso. E di questa percentuale ben il 15% sono uomini.
L’età media delle persone che si sottopongono al lifting è di 45-60 anni anche se il limite si sta sempre più abbassando a 35/40 anni. E proprio per queste anche in Italia è arrivato, per ora solo in pochissimi centri, il lifting dolce, come l’endoscopico e quello invisibile.
La tecnica è meno invasiva e traumatica, ha spiegato la professoressa Raffaella Garofalo, in occasione della presentazione di un nuovo centro di chirurgia plastica a Roma.
Le donne sono sempre in testa nelle richieste di interventi: il 72%, e lo fanno sempre più da giovani.
Vogliono la liposuzione (20-25%), gli interventi alle palpebre (18-22%), l’aumento del seno (15-18%), al naso (5%).
Gli uomini chiedono, invece, il trapianto di capelli (29%), la liposuzione a fianchi o addome (22%), la rinoplastica (18%), il lifting del viso (12%), la liposuzione al collo (10%).
E visto l’abbassamento dell’età media di chi arriva in sala operatoria, le nuove tecniche offrono risultati importanti con meno rischi. Il lifting endoscopico permette di sollevare rughe della fronte e sollevare le guance con 5 piccolissimi buchi dove inserire gli strumenti, rispetto alle vaste incisioni che lasciano cicatrici spesso visibili.
L’evoluzione del lifting endoscopico è il lifting invisibile: fili microscopici inseriti inseriti in endoscopia nelle guance e sulla fronte sollevano le zone interessate. Anche l’anestesia cambia: messa a punto negli Stati Uniti dove il ricorso agli interventi plastici è molto più frequente, si utilizza un mix di farmaci che sedano il paziente.
Il controllo del dolore avviene attraverso la misurazione dell’attività cerebrale con l’elettroencefalogramma. Il sistema permette di utilizzare meno anestetico e di fare uscire i pazienti sulle loro gambe la sera stessa.
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