Quando il ciclo del capello subisce accelerazioni sospette, provocando una caduta eccessiva, è opportuno fare degli accertamenti per risalire alla causa del problema.
Il ciclo vitale del capello si divide in tre fasi: anagen (nascita e crescita), catagen (quiescenza) e telogen (caduta). Il ritmo di queste tre fasi subisce l’influenza delle stagioni e varia notevolmente da individuo a individuo, ma normalmente, in assenza di problemi, cadono circa 50-100 capelli al giorno. Una caduta maggiore a quella indicata può avere diverse cause: influenze ambientali, errori di trattamento, invecchiamento, carenze di oligoelementi, stress, raggi ultravioletti, acconciature particolari, ereditarietà, presenza di una patologia, ecc.
Per capire con maggiore precisione qual è l’origine del problema che causa la caduta dei capelli, esistono diversi tipi di esami:
- Tricogramma: consiste nell’osservazione microscopica dei capelli prelevati in diverse aree del cuoio capelluto. Va effettuato su un campione di capelli numericamente apprezzabile e qualche giorno dopo l’ultimo lavaggio, in modo che non venga alterata la presenza dei capelli in fase telogen.
- Fototricogramma: macrofotografia di alcune zone del cuoio capelluto nelle quali i capelli sono stati tagliati a circa 2 mm di lunghezza.Le foto si ripetono a intervalli di alcuni giorni, così da rilevare il numero di capelli in crescita.
- Pull-test: si calcola più o meno precisamente l’intensità della caduta, contando i capelli che cadono in un periodo determinato.
I dati degli esami possono essere confrontati in modo da ottenere informazioni minuziose sul processo di caduta.
Quando si sospetta che alla base della perdita di capelli ci sia una patologia è opportuno effettuare (soprattutto le donne) specifici esami del sangue, come i dosaggi ormonali.
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