Dai possibili utilizzi ai diversi nomi impropriamente usati in medicina estetica, cerchiamo di fare chiarezza sulle caratteristiche della tossina botulinica.
Il botulino, nonostante sia il più famoso fra i trattamenti in medicina estetica, per molte persone non è ancora ben chiaro quale sia il suo utilizzo, ritenendolo frequentemente ed erroneamente “il capro espiatorio di tutti i mali”. Ricordiamo per prima cosa che a tutti gli effetti si tratta di un farmaco specifico e di conseguenza è sottoposto al severo controllo dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). I risultati possono piacere o meno, la cosa è soggettiva, ma possono verificarsi dei casi in cui la medicina estetica e la chirurgia estetica vengono spropositamente utilizzate, dando risultati non armoniosi e sproporzionati. Se utilizzato in maniera corretta il botulino non traumatizza le linee del viso e in genere non viene impiegato nel terzo medio inferiore del viso, ossia la bocca.
Cos’è la tossina botulinica? 3 punti da tenere in considerazione per evitare facili equivoci:
1. Prima di tutto è questione di terminologia: Botox non vuol dire “punturina”. Botox è il nome commerciale utilizzato da una delle aziende produttrici Allergan, negli Stati Uniti. Altri Nel nostro paese il prodotto Allergan si chiama Vistabex. Il nome Botulino non può essere utilizzato per comprendere tutte le varie tecniche della medicina estetica, perchè all’interno di essa fanno parte diversi filler, trattamenti al laser e trattamenti biorivitalizzanti. Allo stesso modo il Botulino non può essere equiparato ad un intervento di chirurgia plastica come lo è ad esempio un lifting del viso o una blefaroplastica.
2. Essendo un farmaco, la tossina botulinica è regolamentata e approvato dall’Aifa. L’azione del botulino è precisa: al contrario di quanto si pensi, non paralizza i muscoli, ma li rilassa distendendoli e conferendo di conseguenza al viso un’immagine più riposata e naturale. In genere il botulino si usa per distendere le rughe nel terzo superiore del viso: zona della fronte, della glabella e per alleggerire le famose ‘zampe di gallina’. I risultati sono a tempo determinato, durano 4-6 mesi e lentamente la fibra nervosa ricomincia la sua funzione senza danneggiamenti.
3. Il botulino è sicuro e scientificamente provato. La corretta esecuzione del trattamento con tossina botulinica porta ad una minore numero di controindicazioni o complicanze. Nella letteratura scientifica non vengono riportati casi di complicanze definitive. È pur sempre una tossina ed interagisce in maniera negativa a dosaggi elevati (circa 33 volte la dose abitualmente utilizzata in estetica), potendo addirittura provocare danni. Per conseguire i risultati desiderati bisogna somministrarne una dose adeguata: un dosaggio basso non garantisce l’efficacia, mentre un sovra dosaggio può risultare dannoso. D’altronde non c’è farmaco che non sia nocivo dopo un dosaggio eccessivo, perfino le vitamine, l’importante è esserne a conoscenza.