Crescono le tecno-malattie, i disturbi dovuti all’esposizione da prodotti tecnologici: videotermionali, cellulari, Ogm e le mutazioni indotte dalle tecnologie al clima e dell’ambiente.

Stanno diventando, insieme ad alcol e fumo, fra le principali cause di malattie generate da abitudini che mettono a rischio la salute. E’ stato stimato che l’incremento di uragani e tempeste porta a patologie fisiche, traumatiche, infettive nutrizionali e psicologiche. L’Organizzazione Mondiale della Sanità infatti sostiene che il 2,4% di sindromi diarroiche e il 6% di casi di malaria nei Paesi sottosviluppati sono dovute alle variazioni climatiche. Anche gli eccessi climatici, come le ondate di caldo eccessive, sono considerate fra le variazioni generate dallo sviluppo e in Italia nel 2003 i decessi legati al caldo sono stati 4.300.

Quello delle tecno-malattie è uno degli argomenti di cui si parlerà nel corso del convegno ”Stili di vita e patologie correlate”. L’incontro che si svolgerà a Monteripoli (Tivoli), presso la Divisione Medicus, dal 30 giugno al 1 luglio è organizzato dall’Istituto Neurotraumatologico Italiano (Ini). Nel corso del convegno saranno, dunque, illustrati gli effetti dell’abuso prolungato di alcol. E i danni fisici, psichici e sociali che provoca. E’ stimato, ad esempio che negli Stati Uniti il 45% degli incidenti automobilistici è causato dall’intossicazione da alcolismo. Sull’uso dei farmaci, invece un’indagine del Censis ha evidenziato che in Italia il 60,2% ritiene che possano contribuire a migliorare la qualità della vita. E, nell’incontro, si discuterà delle conseguenze che un cattivo uso, specie degli psicofarmaci può avere sul fisico e sulla psiche.