ESAMI DEL SANGUE: IMPARA A LEGGERLI

Gli esami di laboratorio sono uno strumento importante per il controllo del proprio stato di salute, come indicatori della funzionalità di vari organi e sistemi del nostro organismo. In caso di malattia gli esami sono addirittura indispensabili per poter effettuare la diagnosi e per poter valutare gli effetti della terapia. Ecco una mini-guida per interpretarli al meglio.

Lo stato del midollo osseo

L’esame emocromocitometrico, in genere chiamato “emocromo”, è un esame che permette di conoscere lo stato di funzionalità del midollo osseo. In questa analisi sono comprese una serie di misurazione di elementi diversi:

globuli bianchi (leucociti): il numero dei globuli bianchi è importante in quanto ci difendono dalle infezioni. Il midollo è la fabbrica di queste cellule. I leucociti sono l’insieme di 5 tipi diversi:

  1. neutrofili
  2. linfociti
  3. monociti
  4. eosinofili
  5. basofili
    Ogni tipo di leucocita ha una sua funzione. Ad esempio, i neutrofili ci difendono dalla infezioni, gli eosinofili intervengono nelle reazioni allergiche. Queste sottopopolazionidiverse vengono identificate attraverso una parte dell’emocromo chiamata “formula leucocitari”. E’ importante che il numero dei globuli bianchi sia normale e che la composizione fra i diversi tipi di leucociti si mantenga nelle percentuali corrette.

globuli rossi: rappresentano dei veicoli straordinari per il trasporto dell’ l’emoglobina, una particolare molecola in grado di trasportare l’ossigeno ai tessuti. Il numero dei globuli rossi può essere condizionato da una ridotta produzione del midollo o da un’aumentata distruzione da parte della milza, organo deputato ad eliminare gli eritrociti invecchiati.

Volume globulare medio: rappresenta la misura media dei globuli rossi. Un midollo che funziona bene produce globuli rossi uniformi per forma e dimensioni. In condizioni di carenza di fattori nutritivi si determina una riduzione (microcitemia) o un aumento (macrocitosi) delle dimensioni. La presenza di eritrociti di forma e dimensioni diverse (anisopoichilocitosi) è evidenziata da un aumento del cosiddetto RDW (red distribution width), da un ampiezza della distribuzione del volume dei globuli rossi.

Ematocrito: rappresenta il rapporto tra la parte “corpuscolata” ( globuli bianchi, globuli rossi, piastrine) e la parte liquida del nostro sangue. La riduzione si accompagna ai quadri di anemia, un’aumento dell’ematocrito induce un incremento della viscosità ematica.

Piastrine: il numero delle piastrine è importante, in quanto queste piccole particelle circolanti nel nostro sangue prevengono le emorragie.

Lo stato dei reni 
Azotemia (misura dell’azoto), creatininemia (misura della creatina), il quadro elettrolitico, sodio (Na+), potassio (K+), Calcio (Ca+), Cloro (Cl-) permettono di avere una valutazione dello stato di funzionalità renale e del livello dei sali nel sangue.

Come sta il fegato?
Il fegato è un sistema complesso che partecipa al metabolismo di diverse molecole. Le transaminasi, indicate come ALT e AST, sono indicatori della condizione del fegato: un aumento indica una sofferenza dell’epatocita.

Il metabolismo

Glicemia, colesterolo e trigliceridi: sono una misura della nostro metabolismo. La glicemia misura il livello degli zuccheri nel sangue a digiuno: da un’alterazione di questo esame si può sospettare uno stato di ridotta tolleranza al glucosio o di diabete. Il colesterolo deve essere quantificato nella forma di colesterolo totale e di colesterolo High Density Lipoprotein ( HDL). I trigliceridi sono un altro importante elemento del quadro lipidico del nostro sangue che deve essere analizzato. Il controllo di questi fattori è importante in quanto spesso errori dietetici portato ad alterare questi parametri che giocano un ruolo nella genesi dei danno da aterosclerosi.

Protidemia, elettroforesi delle proteine. Il sangue è costituito anche da una parte liquida in cui sono presenti molecole prodotte dal nostro organismo. Tra le più importanti troviamo la proteine. Il contenuto nel sangue ( protidemia) è responsabile della regolazione del contenuto di acqua trattenuta nei vasi sanguigni.La protidemia deve essere accompagnata da un’analisi della distribuzione fra i principali tipi di proteine presenti nel sangue:

Albumina, - e -globulina, -e-globulina, immunoglobuline.

La coagulazione

La coagulazione del sangue può essere controllata con due esami: il Tempo di Protrombina (PT)ed il Tempo di Tromboplastina Parziale (PTT).Questi due esami controllano la “cascata” di attivazione delle proteine della coagulazione. Il complesso sistema dell’emostasi in realtà prevede una complessa interazione con piastrine, sistema di rivestimento dei vasi sanguigni (endotelio), proteine della coagulazione, con un delicato equilibrio fra fattori trombotici (che attivano la coagulazione con la formazione di trombi) e fattori fibrinolitici (che attivano la dissoluzione dei trombi). Il dosaggio dell’Antitrombina III (AT III) è un test importante per le donne che assumono estro-progestinici (la pillola anticoncezionale) in quanto permette di evidenziare situazioni di rischio trombotico che devono essere conosciute prima di assumere questo farmaco.

Esami infettivologici

Gli esami del sangue possono essere utili per evidenziare la presenza di stati di infezione pregressa o in atto. Gli esami di interesse generale di questa categoria sono rappresentati da quelle indagini che vengono effettuate in occasione delle donazioni di sangue. Gli esami di legge sono i seguenti:

HIV: si ricerca la presenza della reazione (anticorpi) del nostro corpo al contatto con il virus dell’AIDS

HbsAg: la sigla significa ricerca di una parte (antigene) del virus dell’epatite B.

HCV: ricerca degli anticorpi per il virus dell’epatite C

TPHA, VDRL: esami per la ricerca del Treponema Pallidum, agente della sifilide

NAT –HCV: tecnica di amplificazione genica che permette grazie ad una procedura avanzatissima di ricercare tracce della presenza del virus dell’epatite C.Esame di recente introduzione, obbligatorio in Italia dal 29 Ottobre 2001, rende possibile l’identificazione di una stato di infettività prima della comparsa degli anticorpi contro il virus dell’epatite C

Il Bilancio del Ferro

Il nostro organismo ha un bilancio di regolazione del ferro molto preciso. Il ferro serve per costruire l’emoglobina contenuta nei globuli rossi. Al termine del suo ciclo di vita (120 giorni) il globulo rosso viene smontato ed i suoi costituenti “riciclati” per costruire nuovi globuli rossi. Un atomo di ferro resta nel nostro organismo per 10 anni prima di essere eliminato. Nelle donne in età fertile questo meccanismo è modificato dalla presenza dei cicli mestruali e dall’eventuale gravidanza. L’organismo femminile ha un bilancio del ferro più delicato, dovendo fisiologicamente ricostruire i globuli rossi persi con il ciclo o dovendo fornire importanti quantità di ferro al feto. Il flusso mestruale comporta in media una perdita di 0,2 mg al giorno: ne consegue che per mantenere in pareggio il bilancio marziale in totale devono essere assorbiti 1,2 mg di ferro al giorno, pari al 13% della dieta media. Sideremia, transferrina, ferritina: sono i principali indici del metabolismo del ferro.

Sideremia: misura del ferro circolante nel sangue

Transferrina: misura della proteina che trasporta il ferro nel sangue

Ferritina: misura dei depositi di ferro dell’organismo. La carenza di ferro viene identificata dalla riduzione dei valori di ferritina, che via via determina una riduzione del volume globulare, del numero dei globuli rossi e del valore dell’emoglobina con un quadro di anemia microcitica.

Da cosa è formato il sangue
Il sangue è formato da una parte liquida, il plasma (che contiene sali minerali, proteine, enzimi, glucosio, anidride carbonica ed ossigeno) e da diversi tipi di cellule, di cui fanno parte i globuli rossi (eritrociti o emazie), i globuli bianchi (leucociti) e le piastrine. I globuli rossi contengono l’emoglobina, la sostanza che colora il sangue di rosso e cha ha il compito di trasportare l’ossigeno dai polmoni a tutti gli organi e tessuti. I globuli bianchi hanno il compito di difendere l’organismo da virus e batteri mentre le piastrine consentono al sangue di coagularsi: senza di esso le ferite non si rimarginerebbero.

 

A che serve il sangue
Il sangue svolge diversi compiti, di fondamentale importanza per la nostra sopravvivenza: trasporta l’ossigeno alle cellule e riporta ai polmoni l’anidride carbonica, veicola tutte le sostanze vitali ai tessuti e conduce quelle nocive ai reni, in modo che queste vengano espulse con l’urina; porta in circolo gli ormoni, i sali minerali e l’acqua ove è necessario; difende l’organismo dai germi; mantiene costante la temperatura del corpo.

LA TUA SALUTE IN POCHE GOCCE

L’esame del sangue è uno degli esami più richiesti anche perché consente – con un singolo prelievo – di avere un quadro completo del nostro organismo. Il sangue prelevato (almeno 5 centilitri, a seconda degli esami richiesti) viene diviso in più provette ed inviato in laboratorio per le specifiche analisi.

COME PREPARARSI AL PRELIEVO
Al prelievo del sangue ci si deve presentare al mattino ed essere digiuni almeno dalla mezzanotte. La sera prima è importante non assumere determinati cibi come grassi, salse e dolci (potrebbero far aumentare i trigliceridi), la carne in quantità elevata (potrebbe influire sui livelli di acido urico) ma anche l’alcool (può alterare le Gamma GT). Prima del prelievo si consiglia di rimanere seduti e di non fare sforzi eccessivi.

E DOPO, COMPORTATEVI COSÌ
Una volta prelevato il sangue, occorre tenere premuto con due dita, per un paio di minuti, il cotone con il disinfettante che il medico pone sull’avambraccio. Per almeno mezz’ora, non sollevate pesi con il braccio da cui è stato effettuato il prelievo e non strofinate la ferita in modo da consentire alle piastrine di arginare la piccola emorragia. Bere molta acqua servirà reintegrare i “liquidi” persi con il prelievo.