Non incolpate madre natura: se il vostro sorriso non brilla come vorreste, molto dipende da una scarsa o scorretta igiene orale. Ecco allora 10 semplici regole per sfoggiare una dentatura senza difetti.

Un bel sorriso é un’arma vincente: dà sicurezza ed aiuta nei rapporti interpersonali. Una questione di fortuna? Non proprio, dato che denti sani e belli si mantengono prestandovi le dovute attenzioni. Semplici regole, che tutti noi conosciamo, ma che – per pigrizia o mancanza di tempo – tendiamo a mettere in secondo piano, rammaricandoci poi se il nostro sorriso é spento, le gengive sono deboli e sanguinano o la placca ed il tartaro hanno favorito l’insorgere di una fastidiosa carie. Per evitare questi inconvenienti, bisogna armarsi di impegno e di pochi strumenti. Perché spazzolino e dentifricio non sono sufficienti.

Combattere placca e tartaro
Questi sono i principali nemici della bellezza di un sorriso. La placca é quella pellicola che si forma sui denti già poche ore dopo il lavaggio. Se non viene rimossa con lo spazzolino, rischia di indurirsi fino a diventare vero e proprio tartaro. Per asportare quest’ultimo é necessario ricorere al dentista, altrimenti il rischio é di aggravare la situazione e favorire diversi disturbi del cavo orale, come carie e gengiviti espulsive.

Ridurre gli zuccheri
Gli zuccheri sono nemici dei denti poiché accelerano la formazione della placca batterica. Eliminate (od eventualmente riducete al minimo) dolciumi e caramelle (soprattutto quelle gommose). Se proprio volete fare uno strappo alla regola preferite il cioccolato, avendo però l’accortezza di lavarvi subito i denti non appena lo avete mangiato.

Curare le gengive
La bellezza dei denti deve molto anche alla salute delle gengive. Infiammazioni e sanguinamenti sono la spia di un disturbo da non sottovalutare. Tra i disturbi più comuni, la parodontosi, malattia che provoca l’erosione dell’osso alveolare, l’assottigliamento ed il ritirarsi delle gengive. Con conseguenze deleterie sulla stabilità della dentatura.
Per proteggere le gengive é indispensabile un corretta igiene orale, ottenuta anche con l’ausilio di prodotti specifici. Durante lo spazzolamento, evitate lo strofinamento da destra a sinistra e viceversa: così facendo, finirete con il rovinare il colletto del dente, ovvero la parte più vicina alla gengiva, particolarmente sensibile.

Le sostanze che aiutano ad avere un bel sorriso

Fluoro
E’ un elemento prezioso per la salute e bellezza dei nostri denti: inibisce la proliferazione batterica e rinforza lo smalto dei denti, rendendoli più resistenti agli attacchi di placca e carie. Lo si trova normalmente nel dentifricio, ma può essere applicato anche dal dentista per rendere più saldi i denti.

Triclosan
Anche questa sostanza aromatica a base di cloro inibisce la proliferazione batterica. Particolarmente indicato in caso di infiammazione gengivale, é efficace contro lo Streptococcus mutans, prncipale responsabile della carie.

Chitosano
Per prevenire e trattare i problemi del cavo orale può essere utile un dentifricio che contiene chitosano, una sostanza di origine naturale dalla potente azione antibatterica. Il chitosano aderisce allo smalto dei denti, formando una sottile pellicola che li protegge per molte ore dall’aggressione dei batteri. Un suo uso costante consente inoltre di ridurre la perdita di tessuti di sostegno del dente, condizione frequente in caso di malattia paradontale.

I complementi

Collutorio
A base di clorexidina o di fluoro, svolge un’azione antibatterica, contribuendo a ridurre la formazione della placca . Aiuta a mantenere pulito il cavo orale,garantisce un alito fresco e profumato ed é particolarmente suggerito in caso di infiammazione delle gengive.

Rivelatore di placca
Si tratta di pastiglie che si sciolgono in bocca, dopo aver lavato i denti. Contengono una sostanza colorante che si deposita nei punti in cui la placca non é stata rimossa efficamente. Il prodotto é particolarmente indicato ai bambini, che così potranno apprendere un corretto utilizzo dello spazzolino.

Scovolino
Non molto utilizzato, viene consigliato dal dentista nel caso di denti troppo distanziati o in presenza di disturbi paradontali.

Idropulsore
La doccia orale viene consigliata a chi presenta dei ponti o un apparecchio ortodontico fisso. Consiste in una piccola cannula collegata ad un serbatoio da riempire con acqua ed eventualmente con un po’ di collutorio. La pressione dell’acqua dovrà essere moderata, altrimenti si rischi di irritare le papille interdentali.

10 semplici regole per un bel sorriso

  1. Lo spazzolino più adatto
    Forma, inclinazione e durezza delle setole sono requisiti di secondaria importanza: quello che conta nella scelta corretta dello spazzolino é che questoabbia setole sintetiche, che sia piccolo (in modo da permettere la pulizia di due-tre denti alla volta) e che venga cambiato ogni 2-3 mesi o quando le setole incominciano a curvarsi.
    Lo spazzolino elettrico ha il vantaggio che i gruppi di setole ruotano in due sensi alternati. Per usarlo in maniera efficace é necessario premerlo contro il dente facendo in modo che le setole penitrino leggermente al di sotto della gengiva.
  2. Il dentifricio
    Le formule in commercio sono studiate per problemi particolari come denti sensibili (dentifrici con pirofosfati) o gengive delicate (dentifrici salini). Il dentifricio più adatto alle vostre esigenze potrà essere consigliato dal vostro dentista. Preferite una formula dall’azione purificante, disinfettante ed antibatterica, con una percentuale di fluoro in modo da rinforzare lo smalto.
  3. Come lavarsi i denti in maniera corretta
    Per rimuovere la placca é efficace un movimento rotatorio e poi verticale (dalla gengiva al dente). Lo spazzolino va inclinato sul bordo della gengiva a 45°. I denti vanno lavati almeno due volte al giorno, subito dopo i pasti e possibilmente ogni volta che si mangiano cibi ricchi di zuccheri. Lo spazzolamento dovrà durare dai due ai quattro minuti. Soffermatevi maggiormente sulle zone interne della dentatura, dove la placca si annida con più facilità.
  4. Il filo interdentale
    Serve a pulire gli spazi interdentali e ad evitare carie ed infiammazioni gengivali. E’ importante utilizzarlo correttamente. Ecco la procedura: staccate un pezzetto e tendetelo con l’aiuto di entrambi i medi. Passatelo gentilmente avanti ed indietro tra un dente e l’altro. Quando incontrate la gengiva, avvolgete il dente“C” e fate scivolare il filo tra dente e gengiva; ripetete la stessa operazione sulla faccia opposta del dente.
  5. Se le gengive sanguinano
    Significa che c’é un’infiammazione in atto: una seduta dal dentista per un’accurata pulizia ed un miglioramento delle abitudini igieniche saranno sufficienti a risolvere il problema. Se il sanguinamento é dovuto a problemi più seri, sarà opportuno invece procedere ad un piccolo intervento chirurgico sulle gengive.
  6. Sbiancanti e lucidanti
    Se i denti appaiono scuri o opachi, il dentista potrà – dopo aver rimosso eventuali pigmentazioni o macchie – consigliarvi l’uso di un prodotto sbiancante, in grado di sbiancare i denti per un periodo che varia da un mese a uno-due anni. Attenzione però: l’abuso di questi prodotti (che normalmente sono a base di perossido od ossido di zinco) può provocare deterioramento della superficie dei denti.
  7. Dal dentista ogni 6 mesi
    Per una visita di igiene e pulizia dei denti. Le sedute di pulizia possono avere una frequenza diversa in base alla facilità di formazione del tartaro e alla capacità di ognuno a prevenirla con una corretta igiene orale.
  8. L’alimentazione che aiuta i denti
    Consiste in un’abbondante assunzione di verdura, frutta, calcio, proteine e fibre (queste ultime svolgono una naturale detersione dei denti). Limitare l’uso di zuccheri (compresi anche nelle bevande dolci) ed alcolici, responsabili dell’aumento della placca batterica.
  9. Rimedi naturali per i denti
    Per conservare la salute dei denti, potete farvi consigliare dal farmacista alcuni preparati a base di erbe e prodotti naturali per un un’igiene naturale della bocca.
  10. Stop al fumo
    E’ nemico della bocca per tre motivi principali: per via della temperatura, che facilita la formazione di lesioni pretumorali alle labbra e alla lingua; per via delle sostanze chimiche(nicotina e idrocarburi) che irritano le mucose e riducono la capacità di difendersi dagli agenti esterni, con maggiore facilità alle infiammazioni e minore resistenza meccanica: per via del catrame, che forma con la placca batterica uno strato più compatto di tartaro, difficile da eliminare.