Oltre 2,5 mln italiani con anoressia e bulimia, 90% donne
![]() |
Oltre due milioni e mezzo di italiani ‘malati di cibo’, colpiti cioè da anoressia e bulimia, disturbi alimentari che nel 90% dei casi sono appannaggio delle donne.
‘Numeri’, questi, che potrebbero però lievitare fino a quota 4-5 milioni, perché largamente sottostimati. A disegnare la dimensione del fenomeno nel nostro Paese è Fabiola De Clerq, presidente dell’Associazione bulimia anoressia (Aba), commentando la notizia della morte della modella brasiliana 21enne Ana Carolina Reston, stroncata da un’infezione dovuta alle precarie condizioni di salute. La modella era anoressica, e pesava solo 40 chili, pur essendo alta un metro e 73 centimetri.
E proprio nel mondo della moda che si concentra una percentuale altissima di anoressiche. ”A occhio e croce – accusa De Clerq – 9 modelle su 10 mangiano e vomitano. Quando non digiunano del tutto. Per questo il fenomeno è preoccupante. Non dimentichiamoci – avverte – che l’anoressia uccide nel 10% dei casi. Ed è considerata la prima causa di morte per malattie psichiatriche, come riporta il Manuale internazionale di Psichiatria Psn IV”. Quanto invece ai dati generali, la De Clerq ricorda che ”un terzo delle vittime di disturbi alimentari gravi è anoressica, e fra queste il 48% è anche bulimica. Cioè – spiega all’ADNKRONOS SALUTE – mangia e vomita almeno 30 volte al giorno. A volte arrivando a ingerire fino a 58-60 mila calorie, uno sproposito, che puntualmente finiscono nel water”. Un fenomeno dunque diffuso non solo ‘in passerella’ ma anche tra le persone comuni, e che non conosce più età precise, ”ormai – riferisce – abbiamo segnalazioni di casi anche a 10-12 anni, e fino ai 60 anni e oltre”.
”Per fortuna – prosegue la presidentessa dell’Aba – la Spagna prima, e ora anche l’Italia, si stanno muovendo per combattere gli stereotipi delle modelle filiformi. Come dimostra il caso della modella brasiliana, di anoressia si muore, dunque è necessario ‘accendere’ le coscienze”. Come fare per accorgersi in tempo dei primi segni di un disturbo alimentare? ”Nelle donne in età fertile – dice De Clerq – il parametro limite da tenere presente è quello delle fecondità. Se una donna giovane soffre di amenorrea, cioè non ha più mestruazioni, allora è talmente sottopeso da rischiare la vita. Altro fattore da tenere d’occhio è l’indice di massa corporea che non deve scendere sotto 18”. Infine, un segnale allarmante può essere anche il consumo smodato di alcol. ”Innanzitutto perché il bere non è percepito come vietato da chi soffre di anoressia. E poi perché l’alcol produce un effetto stordente e anestetizzante che fa avvertire meno i morsi della fame”. In ogni caso, avverte l’esperta, è bene intervenire al più presto perché le conseguenze di questi disturbi, quando non sono letali, possono essere gravi e cronici, per esempio l’osteoporosi.