Bere (acqua!) fa dimagrire. Parola del californiano Children’s Hospital e dall’Oakland Research Institute, che nel corso dell’annuale convegno sull’obesità svolto a Boston. La rivoluzionaria ricerca effettuata da un’equipe di specialisti guidati dalla Dottoressa Jodi Stookey parla chiaro. “Gli individui a dieta che decidono di bere acqua al posto delle tradizionali bibite quali aranciata, succhi di frutta e CocaCola perdono quattro chili l’anno in più rispetto a chi consuma anche bevande zuccherate e ipercaloriche”.In altre parole: bere due bicchieri d’acqua al giorno al posto di una bibita, pur senza seguire una vera e propria dieta, equivale a perdere mediamente due chili l’anno.

Le diete dimagranti più popolari al mondo, – dalla South Beach all’Atkinson – consigliano già da anni di bere “molta acqua”, per aiutare la digestione e diminuire al contempo il consumo di bevande gassate e ad alto contenuto di zuccheri e calorie. Ma fino ad oggi non esistevano prove conclusive sull’effetto dimagrante dell’acqua. Il nuovo studio californiano ha analizzato le cartelle cliniche di oltre 240 donne tra i 25 e i 50 anni giudicate sovrappeso, che si sono sottoposte a regimi dimagranti quali l’Atkins e The Zone (la famosa “Zona”), imperniati in larga misura sulla riduzione nell’assunzione di carboidrati.

Prima di iniziare “la dieta idrica”, le donne obese o soprappeso bevevano in media due bibite al giorno, compresi succhi e drink analcolici, per un totale di 200 calorie. Una volta intrapresa la dieta a base di acqua, la maggior parte ha registrato una drastica diminuzione di peso. Le pazienti che hanno sostituito completamente le bibite con l’acqua hanno perso tre chili l’anno circa in più rispetto alle altre donne a dieta che hanno continuato a bere i tradizionali drink gassati. Quattro bicchieri di acqua al giorno equivalevano a 4 chili in meno ogni 12 mesi.

Bere acqua aiuta a dimagrire”, conclude la dietologa Jodi Stookey, coordinatrice dello studio. “Il motivo non è solo che si rimpiazzano bibite molto ricche di calorie con bibite ipocaloriche, ma anche il fatto che l’acqua aiuta a purificare l’organismo e a bruciare grassi”. “Si tratta di tesi provocatorie ed importanti”, gli fa eco Thomas Wadden, presidente della Obesity Society, “Se gli americani, soprattutto i giovanissimi, sostituissero le numerose bibite assunte con della semplice acqua, sarebbero risolti i tanti problemi di obesità anche in età giovanissima”. “Invece di guardare al futuro, i dietologi oggi guardano sempre di più al passato, ad un’era in cui l’acqua era l’unica, spartana bevanda non alcolica servita nelle case degli americani”, osserva Barry Popkin, docente di scienza dell’alimentazione all’Università del North Carolina-Chapel Hill, che definisce la scoperta quasi un’ovvietà. E la notizia confortante è che non ci sarebbe un’acqua migliore di un’altra, il rubinetto vale quanto la bottiglia, precisa la Stookey. “L’importante è che sia acqua”.