L’acne è una patologia cutanea (dermatosi cronica infiammatoria) del follicolo pilosebaceo che crea un gran numero di problemi estetici, di ordine psicologico e di rapporto con le altre persone ai soggetti che ne sono affette, questo soprattutto perché la maggior parte delle persone che ne soffrono sono in realtà gli adolescenti, i quali, come si sa, hanno già tutto un insieme di problemi legati alla loro crescita e ai primi veri e seri approcci con l’altro sesso.

Abbiamo appena detto che nell’acne la struttura anatomica che viene interessata è il follicolo pilosebaceo, da cui prende origine il pelo; associato al pelo, in un unico apparato, si ritrovano inoltre una o più ghiandole sebacee.

L’acne non è un’unica affezione, ma presenta molte varianti, per cui ci occuperemo delle forme principali, ricordando prima poche ma fondamentali informazioni. Infatti punto importante e quanto mai controverso è quello relativo al ruolo che può, o non può, avere la dieta nel favorire o no lo sviluppo delle manifestazioni dell’acne.

In realtà molti studi hanno evidenziato che le restrizione dietetiche non sono in grado di interferire sul decorso dell’acne stessa; quindi prescrivere una dieta speciale e totalmente personalizzata non ha quindi alcun senso. È vero però che l’assunzione di un alimento intollerante in un soggetto che già presenta una sintomatologia infiammatoria di tipo cronico può sicuramente aiutare il mantenimento del focolaio infiammatorio stesso. In questo discorso rientra tutto ciò che abbiamo precedentemente esposto nel capitolo sugli errori alimentari e quindi è vero che non è corretto stressare i nostri bambini con inutili e sacrificanti diete, ma è sicuramente importante (ai fini di attenuare la sintomatologia) porre una doverosa attenzione a tutti gli alimenti intolleranti (per fare ciò bisogna sottoporsi necessariamente a un test Dria) o almeno a tutti gli alimenti che classicamente aumentano lo stato infiammatorio generale dell’organismo. Altra falsa convinzione che vogliamo subito sfatare è quella riguardante il trattamento e quindi la cura della pelle. Molto spesso infatti i soggetti che soffrono di acne tendono a lavarsi il viso molto frequentemente nella speranza che il quadro dermatologico possa risolversi. Il lavaggio in verità riesce semplicemente ad allontanare i lipidi presenti in superficie, non riesce invece ad allontanare quelli presenti a livello del follicolo pilifero che sono in realtà quelli che conducono alla formazione del comedono.

Vogliamo ancora ricordare che l’acne generalmente tende a peggiorare nei climi caldo-umidi, peggiora inoltre quando il soggetto che ne è affetto è sottoposto a stress emozionali, migliora invece con l’esposizione ai raggi UV.